martedì, Ottobre 8, 2024
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SANT’APOLLINARE – I LAVORI SUL PONTE DELLA BARCHESSA SONO IN FORTE RITARDO: DOVEVANO INIZIARE A SETTEMBRE 2022 – AL MOMENTO NON SE NE VEDE TRACCIA

Sant’apollinare – Un’altra puntata che si consuma sul ponte della Barchessa, che si trova sulla via Seminiato, nonché strada provinciale SP44, e che attraversa il canale Leone, dividendo di fatto il territorio di Jolanda di Savoia con quello di Copparo. Il ponte, e quindi anche la strada, è chiuso ad ogni tipo di traffico dal marzo 2019 per pericolo sulla tenuta dei piloni principali: oercwuesto deve essere rifatto.

“Con la fine del mese di settembre viene purtroppo certificato che sul Ponte della Barchessa, il Comune di Copparo e il Comune di Jolanda di Savoia sono ufficialmente fuori dai tempi del cronoprogramma concordato con la Regione per la realizzazione dei lavori”.

Ad affermarlo sono il capogruppo Pd di Copparo Enrico Bassi e la capogruppo della lista Voltiamo Pagina di Jolanda Gabriella Dellacecca.

“Il piano prevedeva l’avvio dei lavori entro il mese di settembre 2022 ed é stato oggetto di numerose interrogazioni e atti da parte dei nostri gruppi, a partire dalla proposta iniziale della candidatura per ottenerne i fondi. Peccato però – aggiungono i due – che alla data odierna, non ci sia nemmeno l’ombra della gara per l’affidamento dei lavori. Altroché inizio lavori.

Di piú: nessuno dalle Giunte ne parla più. Dell’ultimo progetto, quello esecutivo, non si sa nemmeno se sia stato validato. Il risultato é sempre quello: un pezzo di territorio al confine fra i due Comuni rimane lasciato indietro. Siamo sinceramente preoccupati”.

“Anche se l’Amministrazione Pagnoni (tecnicamente capofila del progetto) é dentro una fase di caos acuta – termina Enrico Bassi – l’assessore che dovrebbe occuparsi di tali problemi non tenti di dare la colpa all’ufficio tecnico, come pure ha tentato di fare nell’ultimo consiglio comunale a proposito dei ritardi accumulati su tutti i fronti. Un’argomentazione che con noi non funziona”.

“Torneremo dunque in consiglio – concludono – alla prima occasione per chiedere un nuovo impegno concreto. Il fallimento del cronoprogramma approvato non é accettabile”.

(red)

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