venerdì, Aprile 19, 2024
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L’UFFICIO STAMPA DIOCESANO SMENTISCE QUANTO AFFERMATO DALLA STAMPA CIRCA IL PRESUNTO RIFIUTO ALLE ESEQUIE PRONUNCIATO DAL PARROCO DI BERRA – Fonte “la voce di Ferrara Comacchio”

Parrocchia di Berra, una precisazione e una smentita

In relazione all’articolo apparso il 4 luglio scorso su La Nuova Ferrara a pag. 24 circa la presunta negazione delle esequie della signora Monica Martellozzo, si precisa quanto segue:

– il parroco di Berra non ha mai negato le esequie, ma ha solamente fatto presente che esistevano disposizioni precise sulla custodia delle ceneri e ne ha parlato con il padre della defunta che si è mostrato d’accordo. Di intesa si è concordato di organizzare il funerale. – Nei giorni a seguire il parroco ha saputo, sempre dal padre della defunta, che il marito di lei aveva deciso di celebrare il funerale in un’altra parrocchia. – Preso atto di questa decisione si è fissata la data del 24 luglio per la messa di Trigesimo. – L’articolo apparso il 4 luglio, afferma il falso. Lo stesso padre di Monica Martellozzo conferma la versione dei fatti appena illustrata e che mai nessun giornalista lo ha avvicinato per intervistarlo. Quindi le parole riportate sono un’invenzione di chi ha scritto l’articolo. – si chiede pertanto di smentire a mezzo stampa l’articolo suddetto e si rende noto che, se continuerà la campagna di diffamazione nei confronti del parroco di Berra da parte dell’autore dell’articolo, si procederà a formale denuncia per diffamazione presso l’autorità competente.

Ufficio Stampa Diocesano

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BERRA – IL PARROCO: NIENTE FUNERALE RELIGIOSO PER CHI CONSERVA LE CENERI DEI PROPRI CARI IN CASA – E ALLORA I FAMILIARI SI RIVOLGONO AD ALTRO PARROCO CHE NON FA STORIE – UNA STORIA DA MEDIO EVO OSCURANTISTA

IL PARROCO DI BERRA

Berra Funerale religioso negato perché il padre della defunta manifesta l’intenzione di tenere nella propria abitazione le ceneri della figlia. La storia la racconta il diretto interessato, che nei giorni scorsi ha perso la giovane figlia per una malattia incurabile.

“Mi sono recato dal parroco per definire data e ora del funerale – spiega il padre – parlando con il parroco ho espresso l’intenzione, per volontà di mia figlia, di cremarla e tenere le ceneri tra le mura domestiche. Non l’avessi detto. A quel punto il parroco mi ha detto che se questa era la mia intenzione non potevo svolgere la funzione religiosa, perché le ceneri vanno conservare in luogo sacro. Sostenendo che anche il Vescovo di Ferrara ha dato queste disposizioni”.

L’uomo non ha fatto obiezioni e rammaricato si è rivolto ad altro parroco, quello dove abitava la figlia da alcuni anni, da quando si era sposata.

“Mi sarebbe piaciuto dare l’ultimo saluto alla mia cara nel mio e suo paese – dice ancora il berrese – qui la conoscevano e la stimavano tutti. Aveva molti amici, molti conoscenti, ed era anche un suo volere. Ma purtroppo nulla da fare. Così abbiamo deciso, assieme al marito, di andare nel paese dove abitava (sempre in provincia di Ferrara) e dove il parroco non ha fatto storie o imposto veti”.

Il funerale è avvenuto nei giorni scorsi, alla presenza di numerose persone, ed ora l’amata figlia riposa in pace, ma al signore questa presa di posizione del parroco non è andata giù.

“Mi pare, ma a sentir parlare la gente non è solo un mio pensiero, che questo parroco applichi dictat più che pregare la fede religiosa. Sulla Cremazione ed atre cose la chiesa ha fatto passi da gigante, ha cambiato e fatto adeguamenti. Capisco vietare lo spargimento delle  ceneri (vietato categoricamente) non capisco quello della conservazione. In questi ultimi anni sono in molti che lo fanno: egoismo? Non so, però è come se la mia ragazza non mi avesse lasciato”.

“Ho deciso di fare pubblica denuncia perché ritengo sia ora che la parte religiosa di questo paese si riprenda in mano la Chiesa, la propria Chiesa, senza essere ostaggio di un prelato che amministra e somministra a suo piacimento. E poi perché mi ha detto che anche il Vescovo conferma che non si può tenere le ceneri in casa, pena la non funzione religiosa. Forse il parroco che ha celebrato la Santa Messa sulle spoglie di mia figlia ha disonorato la chiesa? Insomma, è ora di finirla”.

E molto dispiaciuto il signore di Berra, più per non essere riuscito nell’intento di esaudire il desiderio della figlia che altro.

“Vorrei fare un ultimo appello al Vescovo: ridateci un prete”.

(d.m.b.)

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