lunedì, Aprile 29, 2024
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BERRA – CI SONO QUATTRO MOTIVI PER I QUALI LA “FRANA” DI VIA BOSCO NON E’ STATA SISTEMATA – NELLA VICENDA SONO COINVOLTI ANCHE QUATTRO PROPRIETARI PRIVATI CHE DOVRANNO CONTRIBUIRE…

Berra – Ci sono almeno quattro motivi del perché la frana di via Bosco a Berra non è ancora stata sistemata, una situazione pericolosa ma che ha anche del surreale, perché esiste da oltre 4 anni e ogni giorno si allarga sempre di più.

La frana da tempo si sta portando via parte della strada e il parapetto in metallo, creando disagi e soprattutto un pericolo per chi la percorre. “Ho fatto la stessa segnalazione 2 anni fa – ribadisce uno dei residenti – ed ora la rifaccio. Quando si intende venire a sistemare? Quando uno di noi, che ci passiamo ogni giorno, ci finiamo dentro? La voragine si sta ingrandendo: spero che qualcuno intervenga al più presto. Non serve mettere i segnali e poi basta”.

In quel tratto la strada è costeggiata dal canale Bentivoglio e il terreno sta smottando, aprendo anche crepe sulla strada. Alla base del crollo uno scarico privato, causa della lungaggine dell’intervento. Tanti i rimpalli di competenza e i giorni
di ferie che stanno complicando e rallentando la procedura per il ripristino.

L’amministrazione comunale ha provveduto a segnalare il pericolo con cartelli stradali, di fatto restringendo ancor di più una strada già stretta di suo. Tutti sanno tutto ma nonostante ciò non passa giorno che arrivino le pubbliche proteste. L’interessamento da parte dell’assessorato preposto c’è, con in primis l’assessore Pozzati.

“L’ufficio tecnico ha già avviato contatti con il Consorzio di Bonifica per risolvere la questione tramite la convenzione in essere – ci spiegava Marco Pozzati – Contestualmente, siamo in attesa di alcune verifiche relative allo scolo di terreni privati che secondo le prime analisi tecniche potrebbero aver contribuito al deterioramento della sponda. Detto questo è comunque prioritario intervenire per ripristinare la sicurezza e su questo stiamo appunto già lavorando”.

A verifiche fatte, sono quattro i proprietari terrieri che scolano attraverso quella tubazione. Capo ufficio tecnico, sindaco e Consorzio di Bonifica hanno incontrato gli agricoltori per cercare di avviare correttamente la procedura di ripristino. Ciascuno per la propria competenza.

L’intervento risolutivo pare ancora lontano e nel mentre la frana si allarga e con essa anche la spesa finale, alla quale dovrebbero partecipare anche i quattro privati.

(dmb)

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