giovedì, Aprile 18, 2024
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BERRA – NIENTE MERITO ROSA O AZZURRO O DI ALTRO COLORE QUEST’ANNO – PECCATO – IL COMUNE INTERPELLATO DICE CHE E’ SOLO SOSPESO – DA QUATTRO ANNI? –

LA PREMIAZIONE DELL’EDIZIONE 2012

Berra Il MERITO che non c’è più. Era una cosa simpatica, carina, ma anche interessante, perché di merito, checché se ne dica, in giro ce n’è poco. Sicuramente la formula non era perfetta, ma accontentava molti studenti (ed anche genitori): nelle ultime edizioni veniva rimborsato il costo dell’abbonamento della corriera, cosa non di poco conto, visto che per chi abita a decine di chilometri da Ferrara la cifra è di alcune centinaia di euro.

Il “Merito” all’inizio era “Rosa”, ideato dall’’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Berra, con il patrocinio della Provincia di Ferrara, nell’ambito delle manifestazioni provinciali dedicate alle donne. L’iniziativa era destinata alla premiazione di tutte le ragazze che per il periodo 2000/2005 si erano diplomate (medie e superiori) e/o laureate con il massimo dei voti.

La prima cerimonia di premiazione si è tenuta il 25 marzo 2006 presso il Teatro Comunale “O. Tumiati” con la partecipazione dell’Assessore Provinciale d.ssa Rita Cinti Luciani. Da lì diverse formule si sono susseguite e nelle ultime edizioni la facevano da padrona le borse di studio, ma sempre con l’intento di premiare i più meritevoli.

Poi la fusione dei comuni. Con il commissariamento dei primi 4 mesi del 2019, periodo notoriamente dedicato alle premiazioni, il Merito è stato perso. Poi ancora, la pandemia stoppò l’iniziativa. E così da 4 anni il Merito è scomparso, anche se non c’era nemmeno l’idea di farlo. Qualche ravvisaglia, soprattutto da parte dei cittadini.

“Prima della fusione il Comune di Berra ogni anno metteva a disposizione 5 borse di studio per gli studenti con la media voti più alta – scriveva un genitore sul suo profilo Facebook – Questo importo non cambiava la vita, ma era una soddisfazione e un aiuto per i ragazzi che raggiungevano un certo obiettivo. Dopo la fusione è scomparsa questa buona pratica, ho provato anche a sentire l’assessore ma non c’è stato nessun movimento sulla questione. Allora io chiedo: ma ancora di più in un momento del genere, dove i ragazzi fanno del loro meglio da casa, in questo comune svantaggiato per tante cose, questa premialità sarebbe un segnale importante”.

E poi il genitore si rivolge al consigliere di minoranza Daniela Simoni. “Spero anche che Lei prenda a cuore questa cosa per dare speranza in questo momento che ne da poca”. L’interessamento da parte della consigliera Simoni c’è stato. Aveva risposto l’assessore Silvia Brandalesi.

“Tengo a precisare che nessuno ha cancellato questa iniziativa. Stiamo vivendo un momento molto delicato, in cui l’Amministrazione sta lavorando su più fronti per dare risposte e servizi ai cittadini, seguendo le normative vigenti. La Giunta sta valutando, discutendo e organizzando varie azioni da mettere in campo, alcune già approvate e le altre da attuare nel corso di questi mesi e dopo l’approvazione del Consuntivo, tenendo conto delle fasi emergenziali che stiamo attraversando e che attraverseremo”.

Attendiamo.

(red)

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