lunedì, Ottobre 7, 2024
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RO – L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI VIA MADONNINA ANCORA NON C’E’ MA STA CREANDO DIVISIONI – SIMONI E ROBBONI DISCUTONO SULLA VICENDA – AL MOMENTO PARE CHE NON SI POSSA ANCORA COSTRUIRE L’IMPIANTO

FOTO D’ARCHIVIO

Ro – È nata una diatriba, con “colpe” reciproche, sull”impianto fotovoltaico a terra che (forse) verrà istallato prossimamente in via Madonnina nel comune di Riva del Po. Una discussione che contrappone due delle liste che si presenteranno alle prossime elezioni amministrative comunali di Riva del Po. Si tratta delle liste Gente di Riva del Po con candidata sindaco Daniela Simoni e Riva del Po Cambia con candidato sindaco Francesco Robboni.

L’impianto in questione occuperà una superficie di circa 10,87 ettari, costituito da 12.516 moduli
bifacciali di potenza unitaria 685 Wp, installati a terra su strutture ad inseguimento monoassiale (traker) in
stringhe composte da 28 moduli ciascuna, per un totale di 8,6 MWp. Gli altri componenti dell’impianto saranno 2 cabine utente, 2 cabine di trasformazione e 2 cabine di consegna collegate in antenna alla cabina primaria AT/MT esistente. Sono i dati dell’impianto per la produzione dell’energia elettrica da fonte rinnovabile/solare e nascerà in via Madonnina nel comune di Riva del Po.

Titolare dell’imponente impianto fotovoltaico è la Società OPR SUN 15 Srl con sede legale nel Comune di Milano, che ha presentato l’istanza per la realizzazione dell’impianto. “Al fine di fare chiarezza sull’annosa questione dell’ impianto fotovoltaico tra via Madonnina, via Sarsina e via provinciale – riporta una nota a firma Circolo FDI Riva del Po – stamattina, 7 maggio, abbiamo avuto un incontro informale con l’ ufficio tecnico del comune di Riva del Po. L’ insediamento dell’impianto è ormai irreversibile.

Sembra che tutti gli uffici competenti abbiano espresso parere favorevole e i lavori dovrebbero cominciare a breve. Ora, l’ unica cosa da fare è cercare di ottimizzare le possibilità di trattativa per ottenere maggiori agevolazioni per i residenti nelle vicinanze dell’impianto, come ad esempio: maggiore distanza, siepi di separazione più alte, oneri ed eventuali rimborsi sotto forma di fornitura di energia agevolata. Chi dice o promette cose diverse, mente sapendo di mentire!”. Chiaro il riferimento alla lista Gente di Riva del Po, che nelle settimane precedenti si era fatta promotrice di una raccolta firme per “fermare” l’istallazione.

“Nella mattinata di oggi ho presentato brevi manu le osservazioni e la petizione popolare (144 le firme raccolte) al protocollo del Comune di Riva del Po e mezzo pec ad Arpae, ente competente al rilascio dell’autorizzazione Unica L.R. 13/2015 per installazione del campo fotovoltaico, così come prevedeva l’avviso di deposito dell’istanza di installazione del campo fotovoltaico in Via Madonnina – questo è quanto riporta la pagina Facebook del gruppo – Da parte sua il Dott. Roverati, responsabile del procedimento di Arpae, molto gentilmente mi ha confermato che il materiale di cui sopra sarà trasmesso agli enti della conferenza ed alla Ditta installatrice che ha presentato istanza.

Quest’ultima sarà così obbligata a formulare controdeduzioni che, insieme alle osservazioni ed alla petizione, saranno inviate sempre agli enti della conferenza che dovranno tenerne conto nell’espressione del parere di competenza. Se tutti i pareri saranno favorevoli Arpae rilascerà l’atto unico per la realizzazione dell’impianto. Basta un solo parere negativo per sospendere eventualmente la progettazione. Quindi in estrema sintesi: chi dice che è già tutto deciso mente ma non consapevole di mentire semplicemente scarso di preparazione.

Mi preme a questo punto ringraziare i tecnici ed i professionisti che mi hanno supportata nella stesura delle osservazioni che sono state il risultato di un enorme lavoro di approfondimento di cura di passione e di salvaguardia per il nostro territorio. Di certo non sarà facile fermare un investimento di una multinazionale ma anche quando ho iniziato la battaglia per la rimozione del velox illegittimo sulla provinciale Ro-Copparo mi dicevano che era una gara persa in partenza, sta di fatto che quell’apparecchio in frode alla legge ed a danno dei cittadini ora non c’è più! Solo chi fa niente dice che nulla cambia, chi invece si spende può raggiungere l’obiettivo”.

Su questa vicenda poche e chiare parole dette dal Sindaco Andrea Zamboni: “Il comune ha solo il ruolo di autorizzare, dopo aver verificato che tutto sia compiuto nel rispetto delle norme”.

Come sempre, sarà il tempo a dire chi ha ragione.

(dmb)

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