Berra – Case popolari e punteggi con tetto –
Gentile Direttore,
il signor Peverati, nella sua invettiva, prende un clamoroso – e sorprendente, avendo egli ricoperto per lungo periodo il ruolo di consigliere comunale di opposizione nel comune di Berrà-abbaglio.
Il Comune di Berra, nel corso della prima sindacatura del sottoscritto, è stato uno dei primi comuni ad inserire, tra i criteri di attribuzione dei punteggi per l’assegnazione delle case popolari, quello della residenza storica. Rivendico orgogliosamente quella scelta, compiuta insieme alla maggioranza che mi sosteneva. Tuttavia, ed è questo l’errore compiuto dal signor Peverati, quel regolamento prevedeva un tetto al punteggio attribuibile per via di quel criterio. In altri termini, il regolamento del Comune di Berra era analogo a quello attualmente vigente nel comune di Ferrara, dopo l’adeguamento imposto, al Sindaco e alla Giunta, da parte del Tribunale.
Quello che sfugge al signor Peverati, infatti, è die la discriminazione consiste nell’attribuire al criterio della residenzialità storica, in sé perfettamente legittimo e ragionevole, un punteggio del tutto sproporzionato rispetto agli altri, come avveniva nel regolamento del Comune di Ferrara prima del recente adeguamento e come continua ad avvenire nel regolamento dell’unione Terre eFiumi.
Non c’è, pertanto, nessuna incoerenza nel continuare a sostenere quanto sempre ribadito: vanno contrastate – indipendentemente da chi le compia – le scelte politico-amministrative che si traducano in un’irragionevole disparità di trattamento per i cittadini.
Il rispetto del principiodi uguaglianza rappresenta, per Italia Viva, un valore non negoziabile. Con buona pace del signor Peverati.
EricZaghini già Sindaco di Berra
Licia Barbieri Coordinatrice Provinciale Italia Viva Ferrara
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