martedì, Aprile 23, 2024
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LA COERENZA DELLA POLITICA: ALCUNI POLITICI NON SONO D’ACCORDO NEPPURE CON LE LORO PROPRIE DECISIONI – di Leonardo Peverati

LEONARDO PEVERATI

ESSERE INCOERENTI E’ LO SPORT DELLA POLITICA

Chissà mai se non ci sia un limite nelle cose..!!
Sembra che per far politica oggi significhi far gara d’incoerenza.

Bando per l’assegnazione delle Case Popolari (ACER), andiamo per ordine:

Fin dai primi anni 2000, fra i requisiti per la formazione delle graduatorie inerenti all’assegnazione degli alloggi popolari, diversi Comuni inserirono un punteggio per favorire chi fra i richiedenti avesse, fra gli altri requisiti, quello del maggior numero di anni di residenza nel Comune stesso.
Fra il 2009/2014 (prima legislatura Zaghini), questo avvenne anche per Berra e per i Comuni dell’intero Comprensorio copparese.
Tutto bene, almeno per me: votai il provvedimento del quale ero fermo sostenitore. Non vedo infatti cosa ci sia di male nel favorire chi da più tempo vive nel Comune aggiudicatario degli appartamenti; favorire cioè chi da più tempo vive e paga nel territorio interessato.

Solo in questa legislatura a Ferrara, l’attuale Sindaco Fabbri, propone e fa approvare dal Consiglio la stessa cosa nel regolamento ACER del Comune capoluogo.
Apriti cielo: il PD e i Sindacati insorgono, denunciano la modifica in procura e trascinano il Comune di Ferrara in tribunale ottenendo dallo stesso l’ingiunzione di ritornare indietro nella decisione.
Ora Italia Viva, il Partito dei Renziani ferraresi, chiede e auspica che il Sindaco di Riva del PO, Zamboni del PD, faccia retromarcia e si conformi alle volontà imposte dalla magistratura per Ferrara. Lui rifiuta e dice che qui e in tutti i comuni che fanno riferimento all’Unione Terre e Fiumi, tutto è in regola.

Capisco che ci si possa perdere nel ragionamento, ma tento di riassumere:
1) Il PD non si è accorto che i “suoi sindaci”, da anni e in diversi Comuni, hanno applicato quello che la Lega ha fatto giustamente nei suoi e hanno portato il Sindaco di Ferrara in tribunale per aver fatto altrettanto.
2) Italia Viva una mattina si sveglia e invita il PD a rimangiarsi quella clausola, ripeto giusta e più che opportuna, nei comuni del comprensorio copparese quando fu un suo attuale esponente, allora PD, a farla approvare.

Concludo e termino come ho cominciato: sembra che per far politica oggi significhi far gara d’incoerenza.

Leonardo Peverati – 22/2/2022

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