domenica, Maggio 19, 2024
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ALBERONE – LA GESTIONE RIFIUTI DI C.L.A.R.A. ANCORA SOTTO ACCUSA – L’AREA SMALTIMENTO NEL COMUNE DI RIVA DOVEVA ESSERE OPERATIVA DAL 2020 MA NON CE N’E’ TRACCIA – INTANTO LE TARIFFE AUMENTANO…

Alberone di Riva del Po“Non passa giorno che Clara, l’azienda che gestisce lo smaltimento rifiuti in quasi tutti i paesi della provincia di Ferrara, non si affacci all’utenza con novità di gestione dei rifiuti, allo scopo di aiutare sempre di più l’utenza nel gestire a smaltire a dovere i propri rifiuti”.

Un preambolo che potrebbe sembrare un elogio ed invece non è altro che un inizio di critica, anche pesante, nei confronti di un progetto da anni promesso ma ancora non attuato. Si tratta dell’isola ecologica che non c’è. “E non è una nuova canzone di Edoardo Bennato – ironizzano – ma si tratta del centro di rifiuti videosorvegliato per la raccolta differenziata previsto in via Fazzina ad Alberone”.

I cittadini del comune di Riva del Po lo attendono dalla primavera del 2019, da quando, nel 2018, l’ex sindaco di Ro Antonio Giannini lo annunciava, ma i lavori non sono ancora partiti. E mai come in questo periodo sarebbe stato più utile. “Sempre promesse, cose nuove, ma mai una gioia – è il commento unanime – l’aumento delle bollette e i disservizi o servizi mancati (come in questo caso) sono direttamente proporzionali, verso l’alto”.

La “promessa” risale ancor prima della fusione tra i comuni di Ro e Berra, ribadita dopo la nascita del comune di Riva del Po, nello stesso posto. Anche in questo caso, durante la presentazione del progetto “Tariffa puntuale“, i dirigenti di Clara e dell’amministrazione comunale avevano annunciato la nascita di questo punto di raccolta per la primavera del 2020, ma ancora una volta i tempi non sono stati rispettati.

“È noi continuiamo a dover fare chilometri e chilometri in più per raggiungere altre discariche – prosegue la lamentela – con i disagi di trasporto del caso. Riempire le macchine, perché i camion per entrare in discarica devono rispettare altre regole, sovraccaricarle: non vorremmo mai un domani dover pagare anche la multa perché i vigili ci fermano. A volte, per evitare due giri, carichiamo sicuramente qualche cosa in più”.

Ed una volta tanto l’amministrazione comunale di Riva del Po non ha colpe, perché da tempo (appunto dalla Giunta Giannini, e confermata dalla Giunta Zamboni) la sua quota di 80mila euro è già stata versata, come pure ha provveduto al sollecito.

“In questi giorni ho sollecitato Clara per la partenza dei lavori – spiegava Andrea Zamboni, sindaco di Riva del Po – ormai è tutto pronto e spero che la costruzione del centro parta presto, per averla attiva almeno per il prossimo autunno”.

Questo centro è molto importante in quanto rende la raccolta differenziata più flessibile (va ricordato che è attivo quello di Copparo, dove anche i cittadini di Riva del Po possono rivolgersi). I cittadini potranno infatti usufruire di questa area per portare i propri rifiuti ingombranti, le apparecchiature elettriche, l’olio e tutto ciò che non riescono a smaltire tramite la raccolta porta a porta perché magari in quel giorno non riescono a mettere fuori il bidone o il sacco.

Se il progetto iniziale non subirà modifiche, la zona sarà suddivisa in due parti, una recintata in cui saranno situati i cassoni per la raccolta e l’altra parte che rimane a disposizione della linea extraurbana con il parcheggio. Il tutto illuminato e videosorvegliato. In più, come sottolineavano i tecnici al momento della presentazione del progetto, si è scelto questo luogo in quanto Alberone di Ro è il paese centrale del nuovo comune di Riva del Po che va da Serravalle a Ruina.

Come detto, per il progetto sono stati previsti 380mila euro: 300mila da Clara e 80mila dal Comune di Riva del Po. L’area avrà un’estensione di oltre 2.600 metri quadri con sei container da 27 metri cubi, cinque vaschette da sei metri cubi e altri contenitori per la raccolta di rifiuti urbani. Ribadendo che il comune di Riva del Po ha stanziato la propria parte economica, Clara fa presto ad adeguarsi alle leggi, quelle scomode per i cittadini/utenti, per i quali poco o nulla fa.

(d.m.b.)

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