L’organo a canne della chiesa parrocchiale di Ariano nel Polesine venne costruito nel 1833 dal friulano Prof. Giacomo Bazzani (1771-1856). Lo strumento era di pregio in quanto il costruttore era stato allievo del famoso organaro veneziano Gaetano Callido, di cui proseguì l’attività. Nel 1855 il parroco don Giuseppe Ferrarese fece restaurare lo strumento da Giambattista Zordan. Questi lo spostò su una nuova loggetta dietro l’altare maggiore.
Nel 1936 il parroco Mons. Nicola Sacchetto pensò di far costruire uno strumento che fosse più consono alle nuove esigenze liturgiche. Il compito fu assunto dalla ditta dei Fratelli Ruffatti di Padova, che realizzò a partire dal 1940, completato nel 1943, un organo a due tastiere di 61 note e pedaliera di 32, usando una parte dei materiali del vecchio strumento e fornendolo di 18 registri, 29 placchette e 1560 canne. Demolita la loggetta nell’anno 1945, si collocò l’organo sempre nell’abside ma su una pedana.
Nel 1963, il parroco Mons. Giovanni Boscolo ordinò un restauro alla ditta Marchiori di Ponte di Brenta (Pd) che, nel 1976, provvide a revisionare interamente lo strumento trasferendo la consolle dall’abside vicino all’altare del Sacro Cuore ove si trova tutt’ora. Usato poco da allora e fino a qualche mese fa, l’organo è deperito mostrando evidenti segni di sofferenza nella struttura lignea, nei mantici, con un motore per la produzione dell’aria decisamente inadeguato, con canne ammalorate e bisognoso di un doveroso restauro, una radicale pulizia, una nuova intonazione delle canne e la loro accordatura. L’attuale parroco don Gabriele Fantinati ha deciso di restaurare e ripristinare lo strumento, patrimonio di tutta la comunità arianese. La ditta esecutrice dei lavori è quella del giovane bellunese Paolo Dal Borgo, avente domicilio in Serravalle. Dal Borgo, in alcuni mesi di alacre attività ha riportato l’organo allo splendore di una fonica eccezionale, come risulta dal verbale di collaudo del Maestro Gianmaria Raminelli, che il giorno 5 agosto 2020, in occasione della festa patronale, terrà il concerto inaugurale cui presenzierà anche S. E. Mons. Pierantonio Pavanello, Vescovo della diocesi di Adria-Rovigo.
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