Ro – C’è una palestra da sistemare o, meglio ancora, da costruire. La cosa ormai è matura e lo sanno tutti che a Ro serve una palestra, un impianto sportivo coperto che possa accogliere i ragazzi delle scuole ma anche i cittadini che vogliono fare attività sportiva durante l’inverno; negli anni 80 era nata una società di pallacanestro che per svolgere il regolare campionato fu costretta a trasferirsi a Copparo e successivamente fu sciolta.
È quindi evidente che la mancanza di un contenitore specifico in paese disincentiva la nascita di società sportive. Attualmente chi svolge regolare attività è solamente l’ASD RO Volley, società consolidata che fa del settore giovanile il suo punto di forza.
“Si sente la mancanza di un impianto sportivo adeguato” hanno detto più volte i dirigenti, pur ringraziando per l’esistente. Ma già si parla di una possibile fusione con società vicine ed un trasferimento nella palestra di Berra.
“La palestra a Ro è una necessità – aveva detto più volte l’ex sindaco roese Antonio Giannini – ma purtroppo e pur accedendo a bandi per ottenere contributi non riusciamo a realizzarla, perché in bilancio non abbiamo nemmeno la cifra per accompagnare eventuali cintributi”.
Anche la minoranza tuona. “Se questa è una palestra – dice Marianna Lucchin (Centrodestra Unito per Riva del Po) – è una vergogna solo a vederla”.
Effettivamente l’attuale contenitore, che lo è da decenni, più che una palestra sembra un capannone, una dimora per veicoli, dove anche l’igiene viene messa in discussione. Anche la maggioranza, pur non avanzando promesse ufficiali, è intenzionata a costruirne una.
“Ci penso io a farvi la palestra” ha detto scherzando il neoassessore ai lavori pubblici Marco Pozzati, una battuta che nasconde la vera voglia di costruirla. Ma se non arrivano i contributi previsti dalla fusione la palestra a Ro rimarrà utopia.
Quindi per ora ci si limita a chiedere una sistemazione dell’esistente, come hanno fatto i due gruppi di minoranza “Gente di Riva del Po” e “Centrodestra unito per Riva del Po” in una recente interpellanza.
(d.m.b.)
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