Metri cubi su metri cubi di sabbia sono stati rovesciati nel cratere che si è formato sabato sera, intorno alle 20.30, in piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, all’angolo sud, proprio davanti alla colonna con il leone di San Marco. Vigili del fuoco di Rovigo, operai e tecnici di Acquevenete, hanno lavorato nel corso della notte per togliere dal cratere le biciclette e la rastrelliera che vi erano finiti dentro, e riempire l’enorme voragine nata dallo sprofondamento del porfido con della sabbia, soprattutto nella parte rimasta vuota sotto al porfido ancora in piedi.
Si è trattato della rottura di un tubo la cui acqua, in settimane se non mesi, ha scavato la sabbia da sotto il porfido, incuneandosi nelle aree vuote presenti e togliendo pian piano il materiale di supporto. E il cedimento, di alcuni metri quadrati, si è verificato di fronte al negozio di Tezenis, dove sono sempre parcheggiate le biciclette, molte delle quali legate alla rastrelliera, finite così nel cratere pieno d’acqua.
Nessun ferito ma tanta paura in Piazza Vittorio Emanuele, con la gente che si è avvicinata, con grande cautela, al cratere, fino all’arrivo dei Vigili del fuoco che hanno immediatamente circoscritto l’area, dalla colonna di San Marco verso il palazzo, con la fettuccia, prima, e poi con le transenne. Sul posto anche il personale della Volante, che ha cercato di tenere distante i curiosi che si avvicinavano al cratere, per paura di eventuali altri crolli. E infatti, mentre i Vigili del fuoco cercavano di raccogliere le bici dalla voragine, un secondo crollo ha imposto un alt alle operazioni di recupero. Dopo i lavori della notte, la zona di pericolo è stata ridotta e ora le transenne sono solamente attorno al cratere che, come detto, è stato riempito e messo in sicurezza con della sabbia.
(lavocedirovigo.it -11.11.19)
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