venerdì, Aprile 19, 2024
Curiosità

Lagosanto: Ritrova il pitone in casa

LAGOSANTO. Quando decidiamo di fare lavori di manutenzione in casa non sappiamo mai cosa ci potremmo trovare di fronte all’abbattimento di un muro o all’apertura di una cassamatta per porte e finestre. Tante cose, ma di certo non un serpente come è capitato ieri a Lagosanto.
Della serie “incredibile ma vero”, a Lagosanto in via Spina, durante dei lavori di ristrutturazione di una casa è successo anche di trovare, arrotolato nell’avvolgibile della persiana, niente meno che un pitone, il proprietario non sperava più di rivedere il serpente.

Infatti l’uomo aveva perduto la “bestiola” quasi due mesi fa. Un cucciolo (perchè tale si può definire un pitone lungo poco più di un metro e del diametro di 5 centimetri) era sparito dalla casa del laghese preoccupando tutto il nucleo familiare, che ne aveva opportunamente denunciato la scomparsa.

Le ricerche del piccolo pitone, che la famiglia regolarmente possedeva, sono continuate per alcuni giorni, ma dell’animale non vi era traccia da nessuna parte, nemmeno dai vicini.Il proprietario del pitone si era ormai rassegnato alla perdita definitiva, quando ieri mattina ha avuto la sorpresa.

Il “serpentello” era rintanato vivo e vegeto nell’avvolgibile della persiana. Riconosciuto dal padrone, si trattava proprio del pitone scomparso. Del ritrovamento del rettile è stato informato immediatamente il comando della Polizia municipale di Lagosanto. Il piccolo pitone è riuscito a sopravvivere, ovviamente muovendosi poco e nutrendosi degli insetti che gli capitavano a tiro all’interno del suo nascondiglio casalingo.

E’ risaputo che i rettili infatti hanno digestione molto lunga ed elaborata, quindi con poco cibo riescono a metabolizzare molta energia vitale. Tecnica di sopravvivenza che il pitone “disperso in casa” ha messo in pratica. Ora che è stato ritrovato il rettile sarà accuratamente messo “sotto vetro”, per evitare altre fughe dall’ambiente domestico dove vive, da tempo, abitualmente.

(m.r.b.)
(tratto da “La nuova Ferrara”, 5.8.03)

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