martedì, Maggio 14, 2024
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RO – IL COMUNE SI APPRESTA A COSTRUIRE UN ENORME IMPIANTO FOTOVOLTAICO A RIVA DEL PO: PANNELLI IN OGNI DOVE – L’OPPOSIZIONE CON VARIE SFUMATURE SI OPPONE E SI PREPARA A LOTTARE – VUOLE CONOSCERE PER POTER DECIDERE

Ro – Con un iter burocratico avviato da tempo e qualche parere favorevole già incassato, sta procedendo il percorso per l’istallazione dell’impianto per la produzione dell’energia elettrica da fonte rinnovabile/solare che nascerà in via Madonnina nel comune di Riva del Po.

Titolare dell’impianto fotovoltaico è la Società OPR SUN 15 Srl con sede legale nel Comune di Milano, che ha presentato l’istanza per la realizzazione dell’impianto a terra. Pur non essendo un impianto grandissimo, rispetto ai mega impianti del meridione, sarà sicuramente un campo imponente, almeno dalle nostre parti. E questo ha fatto raddrizzare le orecchie a due dei candidati sindaco per le prossime elezioni amministrative comunali di Riva del Po.

“Tra poco il terreno agricolo in via Madonnina, a ridosso delle case, potrebbe lasciare il posto a un mare di pannelli fotovoltaici – rileva Francesco Robboni, candidato sindaco per la lista di centrodestra “Riva del Po Cambia-Pensiero Libero” – Noi diciamo Si alle rinnovabili ma a impatto ambientale sostenibile!!”.

Più critica e precisa la candidata di Gente di Riva del Po. “La previsione è quella di un impianto molto esteso e molto complesso che si auspica venga condiviso e discusso con i cittadini, soprattutto quelli residenti – commenta Daniela Simoni – Il fotovoltaico, sempre più citato tra le fonti di energia rinnovabili, deve però ancora una volta essere contestualizzato: 11 ettari davanti a Via Madonnina, tra veduta deturpata, impatto ambientale, viabilità scarsa per portare i materiali con autotreni, rete fognaria, acquedotto, gas che andrà sotto stress, eventuale surriscaldamento da riflesso per i frontisti nel periodo estivo e senza ricaduta alcuna per la comunità, tra i temi che dovrebbero essere affrontati con incontri pubblici”.

Occuperà una superficie di circa 10,87 ettari, costituito da 12.516 moduli bifacciali di potenza unitaria 685 Wp, installati a terra su strutture ad inseguimento monoassiale (traker) in stringhe composte da 28 moduli ciascuna, per un totale di 8,6 MWp. Gli altri componenti dell’impianto saranno 2 cabine utente, 2 cabine di trasformazione e 2 cabine di consegna collegate in antenna alla cabina primaria AT/MT esistente.

Il tracciato del cavidotto, lungo circa 10 km, collega il parco fotovoltaico localizzato nella periferia di Ro alla Cabina Primaria denominata “Copparo”, determinando una serie di interferenze con strade comunali e poderali (Via Sarasina, Via Castello, Via Zocca, Via Camatte, Via Vigara, Via Caseggiato Via S.Venanzio, Via Naviglio, Via Scarsella , Via Agnelli, Via Torricelli e SP2) e con canali e scoli consorziali (Fossa Lavezzola, fossetta Val d’Albero, Canale Naviglio).

Il costo di realizzazione dell’opera ammonta a 9.778.936,88 euro. Poi ci sono le precisazioni di alcuni cittadini, come quella di Giancarlo Medici. “Il territorio di Ro è vincolato per molta sua parte quale paesaggio agricolo caratteristico, stravolgendo con un campo solare è un’offesa all’intelligenza dell’uomo. Sottrarre il miglior terreno all’agricoltura per il profitto di pochi è un non senso, considerando inoltre che il territorio di Ro è vincolato proprio per le sue caratteristiche di paesaggio agricolo in molte sue parti”.

Ma anche qui sappiamo che le deroghe sono sempre dietro l’angolo. Non ultima l’annosa e gravosa discussione sul fatto che viene sottratto terreno agricolo per la produzione alimentare: ma su questo nessuno è mai riuscito ad arrivarci in fondo. Per finire, ci sono le autorità proposte, che sicuramente non lascieranno autorizzazioni se non esistono o presupposti.

(lc)

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