martedì, Maggio 14, 2024
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RIVA DEL PO – LEGGERE LA BOLLETTA DI CLARA E CAPIRLA SONO COSE DA SCIENZIATI NUCLEARI – MOLTE LE PROTESTE SUI SERVIZI E SUI PAGAMENTI – MOLTE LE RICHIESTE AL SINDACO ZAMBONI – LA MANCANZA DI CONCORRENZA DANNEGGIA…

Riva del Po – La semplificazione della fattura e di conseguenza una lettura più immediata e capibile da parte dell’utenza era una delle prerogative di Clara. A quanto pare tutto questo è stato fallito, perché non passa giorno che qualcuno lamenti l’impossibilità di poterlo fare in autonomia, senza ricorrere all’aiuto di altri, magari telefonando a Clara stessa.

E non c’è bisogno di essere anziani per avere queste difficoltà. In questa tornata a lamentare pubblicamente il fatto è Leonardo Peverati, serravallese ed ex consigliere comunale di Berra.

“Oggi e per l’ennesima volta ho provato a capire la fatturazione di Clara – spiega Peverati – e per l’ennesima volta non l’ho capita e ho pensato ai miei anziani sicuramente in difficoltà. Sfido in qualsiasi momento gli amministratori comunali dei nostri comuni dell’Unione Terre e Fiumi a spiegarla in maniera chiara e a tutti comprensibile: NON ESISTE!!! E’ sconcertante che chi paga un servizio, per di più caro e spesso mediocre, non sappia cosa paga e non riesca a capire cosa gli è addebitato.

La fatturazione di Clara è una vergogna assoluta, una presa in giro per i cittadini obbligati a pagare al buio. E la domanda sorge sempre spontanea: ma i nostri sindaci che fanno parte dell’Assemblea di Clara, come possono permettere una cosa simile? Dove sono quando è ora di far valere i diritti della propria gente? Possibile che mai nessuno si smarchi dal branco e cominci a chiedere rispetto per chi “è obbligato” a pagare?”.

Nella discussione emerge, anche questo per l’ennesima volta, un altro grosso interrogativo. “Ci sono persone che per i più svariati motivi hanno la residenza in un posto ma vivono in un’altro posto, oppure hanno due case, perché devono pagare un servizio del quale non usufruiscono???” A porre la domanda è Alex, che aggiunge. “Perché pagare per una cosa che non usano??? Questo non è ne corretto ne giusto: alla fine è sempre meglio avere tutto, ma niente intestato, per la legge risultare nulla tenenti, cosi non pagare niente”.

“Questo è uno dei problemi mai risolti – ribadisce Peverati – casa in proprietà non abitata. Per non pagare bisogna dimostrare di non essere residenti, di avere la casa vuota, e credo non sia ancora chiaro come farlo, se non con la disdetta di tutte le utenze (luce, acqua e gas). E’ un’altra pazzia. Disdire le utenze costa e costa ancor di più in un domani se servono ancora. Modi e maniere per ovviare al problema ce ne sono….”.

(dmb)

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