Ferrara – Questa mattina, martedì 10 ottobre, don Rino Lotto ha festeggiato il 91esimo compleanno presso la casa di riposo Betlem di Ferrara.
Parroco di Cologna per quasi mezzo secolo, un bel traguardo per il quale don Rino ringrazia il Signore, e lo fa da sempre e tutti i giorni, mattina e sera. Nato a Lanzè di Quinto Vicentino il 10 ottobre 1932, don Rino entrò in seminario a Ravenna dove venne ordinato sacerdote il 25 luglio 1959, da monsignor Salvatore Baldassari. È l’ultimo dei sacerdoti rimasti da quando c’era la diocesi di Ravenna nella pentapoli (Serravalle – Berra – Cologna – Coccanile – Ambrogio), prima che queste parrocchie passassero sotto la giurisdizione di Ferrara, nel maggio 1966.
Fu vicario parrocchiale a Cologna, dal 1964 al 1966, e a Jolanda di Savoia dal 1966 al 1967. Poi parroco a Viconovo, nominato dal vescovo Mosconi, sino al 1972. Nel dicembre 1972 viene trasferito come arciprete a Cologna, dove ha risieduto sino all’agosto del 2018.
A seguito di un incidente domestico è stato ricoverato nella struttura protetta “Betlem” a Ferrara, dove risiede tutt’ora. Il 31 ottobre, dopo una vita, è il caso di dirlo, di fede e devozione, don Rino ha rassegnato le sue dimissioni, dopo ben 60 anni di sacerdozio, 49 dei quali appunto trascorsi a Cologna.
Nella mattinata di martedì 10 a fargli visita l’amico di sempre don Leonardo Bacelle, accompagnato da Berghi Giulia e Marzola Lidia, che lo hanno accompagnato negli ultimi anni vissuti a Cologna, quando don Rino non guidava più l’auto, e il signor Biondi Roberto, attuale sacrestano e tuttofare in parrocchia a Cologna.
Regali e saluti di buon compleanno sono stati portati a don Rino da parte della sua ex comunità, e non sono mancati i “soliti” e conviviali festeggiamenti che tanto piacciono a don Rino. Nel pomeriggio don Rino è stato festeggiato dai residenti e il personale della casa di riposo dove non sono mancati momenti gogliardici.
Assenti, per motivi logistici (abitano lontano), le sorelle, da Quinto Vicentino, che andranno a trovarlo sabato prossimo per fargli “la festa”. Una giornata indimenticabile che don Rino porterà con sé tutte le mattine e sere, mentre ringrazia chi l’ha guidato fino ad ora.
(dmb)
Views: 223
