giovedì, Aprile 25, 2024
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RIVA DEL PO – INTERVISTA A 360 GRADI AD ANDREA ZAMBONI SINDACO DI RIVA DEL PO – QUALCHE DOMANDA PRECISA E RISPOSTE, A VOLTE, PRUDENTI – MOLTO C’E’ DA FARE E MOLTO SI FARA’ – IPSE DIXIT

Riva del Po – Dopo un anno dalla vittoria, per nulla scontata ed un po’ a sorpresa per le proporzioni, delle elezioni amministrative il sindaco di Riva del Po Andrea Zamboni traccia il lavoro fin qui svolto.

“Un anno speso soprattutto a rimettere in moto la macchina burocratica e ad affrontare l’emergenza sanitaria ancora in corso, che ci ha puniti severamente e limitati nel prendere iniziative di ogni genere”.

Il sindaco Zamboni di ritiene soddisfatto di quanto sin qui fatto, anche se “capisco perfettamente le critiche dei cittadini, che ancora non vedono nulla di concreto, ma posso garantire che non abbiamo riposato.

Come detto fin dall’inizio, mettere in moto un comune nuovo, accumunare il tutto, non è cosa semplice. Si lavora su due grandi fronti: la macchina burocratica e gli investimenti. Ma ora ci siamo: a breve approveremo il nuovo statuto, la nomina del Presidente, e poi si parte e dovremmo farlo con celerità”.

Si inizia dalla viabilità. “Abbiamo un territorio da sistemare – spiega il Sindaco – strade da asfaltare e segnaletica da impostare. Non abbiamo ancora nulla che possa dire che questo è il comune di Riva del Po e per farlo investiremo 600milioni”.

È poi i due grandi nodi recettivi di Ro e Serravalle. “In questi giorni abbiamo ricevuto richieste di interesse per entrambe le strutture – dice Zamboni – segnale positivo per il rilancio. Ora dobbiamo riportare un po’ di decoro e mi riferisco allo sfalcio dell’erba, soprattutto alla struttura di Ro, dove impegniamo 100mila euro. E poi stiamo seguendo da vicino questi interessamenti, precisando che dobbiamo cambiare rotta per le gestioni, che non devono guardare solo alla ristorazione, come fatto in precedenza, ma anche e soprattutto al turismo”.

E poi c’è il Mulino sul Po. “Sicuramente ha una certa attrattiva – riprende Zamboni – ed il suo recupero è inevitabile. Bisogna però fare una programmazione seria, che preveda non solo il recupero ma anche una manutenzione continua: è impensabile che una struttura del genere possa campare senza manutenzione. Legata a questo la piccola ristorazione, di passaggio, non ancorata a continui finanziamenti, che la fanno morire quando sono terminati”.

Rimanendo in tema del territorio c’è da mettere mano alla pubblica illuminazione. “Un investimento importante. Stiamo aspettando le proposte di gestione da parte di alcune ditte e poi valuteremo quale sia la migliore per noi”.

Ricordando però che il contratto in essere scade nel 2021. “Legato a questo – riprende Zamboni – la videosorveglianza, che sarà gestita dalla Polizia dell’Unione e riguarderà soprattutto l’abbandono dei rifiuti. Sarà una parte fissa e, per questo caso, una parte mobile. Con il comandante Gardellini abbiamo già impostato alcune cose da fare”.

Non ultimo l’agibilità del teatro Orestino Tumiati di Berra, chiuso da tempo perché mancano dei lavori. “Serviranno 150/200mila euro per renderlo agibile – aggiunge il Sindaco – I tecnici sono già al lavoro ed a breve faranno l’ultimo sopralluogo per determinare gli interventi da fare”.

“A tutti questi interventi è difficile dare tempi certi – conclude il Sindaco – ma spero di fare tutto il prima possibile, sapendo che alcune cose verranno sistemate prima di altre”.

(d.m.b.)

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