sabato, Luglio 27, 2024
Politica

DANIELA SIMONI, CHIAMATA PESANTEMENTE IN CAUSA, RISPONDE ALL’EX SINDACO DI RO ANTONIO GIANNINI SUI LAVORI E SULLE SCELTE DEL SUO MANDATO

DANIELA SIMONI

L’articolo con le dichiarazioni dell’ex sindaco di Ro, Antonio Giannini, che coinvolgevano direttamente la consigliera di Riva del Po Daniela Simoni, hanno, inevitabilmente, sollecitato una risposta puntigliosa da parte della stessa consigliera.


La pubblichiamo poichè, oltre ad essere doverosa, porta anche un po’ di chiarezza in tutta la vicenda.

“Un dato è certo gli amministratori del presente e del passato al governo della cosa pubblica non brillano per capacità di sintesi. Sempre tante chiacchere che possono essere smorzate come si fa con la fiamma della candela. Con un soffio.

Ricordo dunque a Giannini che io sono consigliere di opposizione da due legislature mentre lui oggi dov’è? Mi pare di ricordare vagamente che anche lui fosse candidato consigliere perché dopo un “eccellente” mandato di primo cittadino il suo partito ha deciso che non era nemmeno più proponibile. E questi sono fatti e non parole.

Come fatti sono le due denunce per danno erariale nei confronti del medesimo per rimborsi non dovuti e per l’inganno delle botteghe di Ro.

Passiamo ora dal personale all’amministrativo ed elenchiamo la grande progettualita’ economica e turistica dei 4 anni del suo mandato: bicigrill, futuro, vento di supa, botteghe del territorio e start up ex Bbs. Qualche cittadino li ricorda?

Queste chimere hanno portato crescita e sviluppo per la comunità almeno in proporzione agli euro (tanti anche troppi) che i cittadini hanno versato?

Ma torniamo al tema di questo articolo. A differenza di Giannini il commissario prefettizio conosce la legge e sa che l’ allontanamento della fondazione doveva essere deciso dal consiglio e non dalla giunta. Quindi per la incompetenza del medesimo i tempi della realizzazione del progetto mai+soli vengono spostati alle calende greche e forse lo faremo rientrare nell’elenco di cui sopra.

Badi bene Giannini che il termine “falsità” da lui ripetutamente utilizzato potrebbe diventare una denuncia per diffamazione visto che tutto quello che io sostengo è agli atti e lui di certo si assumerà la sua responsabilità. Intanto lo ricorderemo per i marciapiedi mai terminati.”

wm

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