venerdì, Aprile 19, 2024
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COLOGNA, PIAZZA DELLA LIBERTA’ GREMITA DI GENTE E AUTORITA’ A CELEBRARE IL 1OO° ANNIVERSARIO DALLA NASCITA DI AURELIO ZAMBONI, MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE

Cologna – Piazza della Libertà di Cologna gremita e leggermente offuscata dalla nebbia ieri (domenica 20 ottobre) mattina, per festeggiare il centenario dalla nascita del bersagliere Aurelio Zamboni, medaglia d’oro al valor militare.

Alla presenza di numerose autorità militari e civili e al suono scandito dalla Fanfare dei Bersaglieri di Padova, alzabandiera e deposizione di una corona di fiori al monumento dedicato a Zamboni.

Al microfono si sono susseguite le autorità che, a vario titolo, hanno ricordato l’eroico bersagliere e la sua frase storica: “Non ho più bombe, ma ecco la mia carne, e che vi possa arrecare danno”.

Particolare attenzione all’intervento del sindaco di Riva del Po Andrea Zamboni, figlio di Paolino e nipote di Aurelio. A seguire e al suono della Fanfara dei Bersaglieri il lungo corteo verso la casa natale di Zamboni con deposizione di una corona di fiori.

Aurelio Zamboni, figlio di Giuseppe e di Amneris, nacque il 30 dicembre 1919 a Cologna. Bracciante agricolo, condivideva le povere condizioni di vita della sua gente, che in quegli anni con duro e malpagato lavoro di badile e carriola andava rendendo fertili le terre acquitrinose e malariche che si stendevano tra il Po e il mare.

Nel febbraio del 1940, poco più che ventenne, lasciò la numerosa famiglia per arruolarsi nel 9° reggimento bersaglieri, reparto di élite dell’Esercito, i cui battaglioni avevano partecipato alle guerre risorgimentali. Il motto del Reggimento era Invicte, acriter, celerrime.

Aurelio Zamboni, caporale del 9° reggimento bersaglieri, con il casco coloniale piumato (da I Bersaglieri nella seconda guerra mondiale. Medagliere d’Africa 1941, sito web http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/index.htm)

Il 9° Bersaglieri, comandato dal colonnello Umberto Bordoni, era costituito da due battaglioni autoportati (XXVIII e XXX), un battaglione motociclisti mitraglieri (XXXII) ed un battaglione armi anticarro e contraeree da 47/32 (XL battaglione). Aurelio Zamboni venne assegnato al XXVIII battaglione, comandato dal maggiore Luigi Togni.

Dopo questa sosta il corteo ritornava presso la piazza della Libertà alla quale faceva seguito la celebrazione della Santa Messa presso la chiesa locale di Santa Margherita. Dopo la funzione religiosa sfilata per le vie del paese, sempre scandita dalle musiche tipiche della Fanfara, e alle 13 pranzo presso lo stand permanente di Guarda.

La giornata si è conclusa con l’ammaina bandiera.

(l.c.)

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