Serravalle – Costruito alla metà degli anni ’80 La Porta del Delta, plesso turistico situato nella golena del Po a Serravalle, ha attraversato diversi cambiamenti e vicessitudini nell’arco del tempo.
Ricavato all’interno di un vecchio fienile il ristorante è stato allargato, con la costruzione di due verande laterali, poi la nascita del waller camp, con la costruzione di bungalow (aumentati di numero nel tempo) per i pescatori (gestito da austriaci, veri appassionati alla pesca del siluro) ed ancora l’ampliamento dell’accosto e la ristrutturazione/ricostruzione del campetto polivalente (scomparso totalmente il campo da bocce, presente all’inizio).
Tra tutte queste strutture spicca sicuramente il ristorante (esiste anche una palazzina adiacente che funge da magazzino per il ristorante, piccolo alloggio per i gestori del ristorante ed inizialmente accoglieva anche lo spogliatoio per chi usava il campetto polivalente ma ben presto dismesso), che rimane chiuso dal febbraio scorso in quanto i gestori non hanno rinnovato il contratto.
Alla vista lo stato di abbandono di questa struttura è evidente e deprimente ma l’amministrazione comunale, proprietaria dell’intero plesso, si sta muovendo per riportarlo ai fasti di una volta.
“Stiamo lavorando su due fronti – spiega Filippo Barbieri, assessore comunale ai lavori pubblici – uno per la ristrutturazione e l’altro per il bando di assegnazione”.
Poi l’assessore entra nei particolari dei lavori da eseguire. “Per quanto riguarda i lavori la priorità va alla messa in sicurezza degli impianti, termico ed elettrico del ristorante ma ci sono anche lavori di sistemazione, come la potatura e i serramenti e volendo anche la sistemazione dello stabile adiacente.
Per fare questi lavori stiamo valutando l’accesso a bandi regionali, con contributi a fondo perduto previo un contributo minore da parte dell’amministrazione comunale, che ci darebbero la possibilità di sistemare molte cose.
In caso non sia possibile accedere a qualche contributo provvederemo come amministrazione ad eseguire i lavori, per ora quelli necessari, non ancora economicamente quantificati ma sicuramente esosi.
In questo caso stiamo lavorando per finanziamenti alternativi con particolare attenzione alle priorità”.
E quindi si passa al bando di assegnazione del ristorante. “Che non sarà legato solamente al ristorante ma anche ad una sorta di iniziative turistiche – spiega l’assessore – l’intenzione non è quello di trovare un “ristoratore” ma qualcosa in più.
Nel bando saranno previsti dei punteggi in più per chi presenta un programma di gestione complessiva della struttura, che riguarda anche il turismo. Da troppo tempo si è data molta importanza al solo ristorante, cosa sicuramente positiva, ma la struttura in sé deve includere anche iniziative turistiche”.
Poi l’assessore parla di possibili progetti su questo bando. “Non vogliamo lasciare nulla al caso e per questo ci stiamo muovendo per capire se qualcuno è interessato a questo tipo di gestione.
Devo dire che in questo periodo di chiusura sono state diverse le persone che si sono interessate per partecipare al bando. Alcune sono andate anche a vedere il posto. C’è sicuramente una presentazione di interesse: stiamo lavorando perché l’interesse di trasformi in richiesta di gestione è partecipazione attiva al bando”.
E per finire i tempi di attuazione. “Il tutto partirà nei primi mesi del 2020 – conclude Barbieri – è difficile ipotizzare ora una data di riapertura, però faremmo il possibile a nostra disposizione perché avvenga quanto prima”.
(d.m.b.)
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