mercoledì, Aprile 24, 2024
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BERRA, PROSEGUE LA CAMPAGNA “MANDIAMO A CASA CLARA” E’ USCITO UN COMUNICATO CHE METTE IN DUBBIO IL COMPORTAMENTO DEL DIRETTORE GENERALE

Berra. “Il pesce puzza dalla testa” questo è titolo del volantino che sta girando su Facebook in questi ultimi giorni. Stiamo parlando di Clara, la ditta che si occupa della raccolta differenziata dell’immondizia nella maggior parte dei comuni della provincia di Ferrara.

Contro Clara è iniziata una raccolta firme per tariffe troppo alte. In questa “velina” viene preso di mira il Direttore Generale che, sempre secondo i promotori della petizione, avrebbe avuto reponsibilità oggettive sull’andamento della ditta. Non si capisce bene se è un articolo di giornale oppure un ciclostilato appositamente creato per attaccare il direttore, si capisce bene invece che l’ingegnere è già stato “vittima” di licenziamento, quando occupavo lo stesso ruolo presso la ditta Cmv energia e Cmv servizi.

“Nel novembre del 2007 – cita tra l’altro questo foglio – Alessandri fu licenziato dopo approfondite valutazioni, supportate da fatti e prove, che portarono ad una serie di addebiti per gravi inadempimenti accorsi nell’esecuzione contrattuale del suo ruolo di direttore generale. Errata ed irregolare predisposizione del banco Aziendale. Indebito ricorso ad anticipazioni di cassa in conto corrente bancario.

Erronee e false comunicazioni ai soci nelle persone dei Sindaci dei comuni soci. Automezzi con carico fuori portata massima. Mancata osservanza delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Atteggiamento ostruzionistico, non collaborativo ed inadempiente agli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro”.

Successivamente l’ingegnere divenne direttore generale di Area. In questo ruolo non ebbe un buon rapporto con i cittadini di Berra. All’assemblea di presentazione della raccolta porta a porta, alla domanda di un cittadino “cosa ci guadagnamo noi utenti con la differenziata?” Alessandri rispose. “Un blocco della tariffa per almeno 5 anni ed un ambiente più sano”.

Una bugia che durò poche settimane. Infatti all’assemblea cittadina successiva, tenutasi a Cologna, molti cittadini si presentarono con una nuova fatturazione dimostrando aumenti già in essere dal 3 al 7 %, che naturalmente il direttore liquido come aumento di tasse statali.

Anche sull’ambiente più salutare fu smentito perché di lì a poco si iniziarono a vedere sparsi ovunque sacchetti di immondizia, con una escalation impressionante e tuttora in essere, tanto che anche su questo è stata fata una petizione. Ma la scalata dell’ingegnere Raffaele Alessandri non terminò perché con la fusione tra Area e le due Cmv in Clara, Alessandri ne divenne direttore generale, tuttora in carica.

(Mr.T.)

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