Serravalle.(dall’inviato Luccico)“Le Ulss Euganea, Scaligera e Berica stanno effettuando uno screening per valutare il livello di contaminazione umana da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas): i residenti nelle aree interessate vengono invitati ad effettuare un esame del sangue e delle urine gratuitamente”.
Se qualcuno pensava che il Veneto mollasse sulla questione inquinamento da Pfas si sbagliava. Ora all’attacco ci sono i consiglieri regionali Patrizia Bartelle (Italia in Comune), Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) e Cristina Guarda (Civica Amp) che precisano: “L’intero territorio della regione veneto potrebbe essere area interessata, prova ne sia il recente ritrovamento di altissimi livelli di Pfas nel tratto polesano del Fiume Po che rientra nella competenza territoriale della Ulss Polesana”.
“I territori di quattro Ulss su nove, quindi, sarebbero già oggetto di contaminazione. Data la vastità del fenomeno non possiamo escludere che il restante territorio veneto non sia già stato contaminato, oltretutto è sufficiente che un soggetto si rechi anche solo occasionalmente nelle zone contaminate per giustificare l’effettuazione dello screening”.
“Questa mattina – concludono Bartelle, Ruzzante e Guarda – abbiamo depositato una interrogazione per chiedere alla Regione se intenda estendere immediatamente lo screening già in corso a tutti i residenti in Veneto in modo da avere una mappatura completa della situazione e far emergere eventuali situazioni critiche non ancora accertate da Pfas”.
Sempre oggi il ministro all’ambiente ha incontrato gli assessori regionali all’ambiente del Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte: il motivo era tutt’altro che l’inquinamento del Po da Pfas ma l’assessore all’ambiente del Veneto ha tenuto a precisare che durante l’incontro farà presente la situazione e chiederà al Ministro che anche le altre Regioni partecipanti di facciano carico di questo problema.
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