Sembra che il dibattito politico, nel nostro piccolo comune, abbia in questi giorni nuovi rigurgiti alla vana ricerca di un’introvabile, e spesso inutile, visibilità pubblica.
Come spesso accade il dibattito sulle questioni di principio e sui massimi sistemi fa si che ai “piccoli problemi”, quelli di tutti i giorni, nessuno presti attenzione.
E credete, sarebbe lungo l’elenco di quello che non va, ma per ora voglio concentrarmi su uno in particolare, quello relativo all’incuria che ognuno di noi può notare quando va al cimitero.
Evidentemente non importa protestare, perché di proteste in comune so che ne sono arrivate parecchie. Sembra quasi che la buona gestione dei servizi cimiteriali, un tempo vanto delle amministrazioni comunali, sia cosa d’altri tempi.
Bene ricordate tutti, amministratori e oppositori che sedete in consiglio comunale: per i nostri cittadini il “CIMITERO” è un posto “SACRO”, per credenti e atei, per giovani e vecchi; il culto dei defunti ci appartiene, appartiene alla nostra cultura e non fa distinzioni di sorta.
Andare perciò sulla tomba di una madre, di un padre o addirittura di un figlio e trovare attorno incuria, se non addirittura abbandono e poca pulizia, fa male e procura un grosso fastidio.
Badate non ho parlato di costi, sui quali molto ci sarebbe da dire, ho parlato d’altro. Ho parlato di cose che non toccano le tasche, toccano il cuore: intervenite per favore!!!
Leonardo Peverati
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