lunedì, Aprile 29, 2024
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SERRAVALLE – CHIUDE TEMPORANEAMENTE L’UFFICIO POSTALE: CAUSA GUASTO NON ARRIVA L’ACQUA FREDDA – PER ORA L’UFFICIO CHIUDE DAL 21 DICEMBRE AL 2 GENNAIO 2024 – RIAPERTURA NON CERTA – MOLTE LE PROTESTE ED E’ GIA INTERVENUTO L’ASS. POZZATI

Serravalle – “Chiusura temporanea per inagibilità locali”. Con queste poche righe le Poste Italiane hanno avvisato, solo nella tarda mattinata del giorno prima, i cittadini di Serravalle che l’ufficio sarebbe rimasto chiuso dal 21, mentre non fa riferimento ad una potenziale o presunta riapertura.

Una sorpresa poco gradita per i cittadini di Serravalle che riversano tutto in questo ufficio per poter svolgere e sbrigare pratiche riguardanti scadenze, movimenti finanziari ed altro, perché la banca non c’è più. Lo stupore ha prevalso sulla faccia di tutti, ignari di quello che potrebbe essere il motivo così grave da dover far chiudere l’ufficio postale, un servizio che oggi diventa pressoché indispensabile per un paese dove la logistica non li aiuta e soprattutto dove gli anziani rappresentano la maggior parte della popolazione e quindi con oggettivi problemi per spostarsi.

Il cartello esposto riporta anche:”Dal giorno 21/12/23 questo Ufficio Postale rimarrà chiuso. Le pensioni e la corrispondenza in giacenza presso questo ufficio saranno disponibili nell’ufficio di Berra”.

Il comunicato ufficiale emanato da Poste Italiane è leggermente diverso: “L’ufficio postale della frazione di Serravalle di Riva del Po, sito in piazza Mazzini 13/a, resterà chiuso da domani fino al 2 gennaio per l’inagibilità dei locali; la sede garantirà comunque l’operatività dell’ATM Postamat h24 sette giorni su sette per le operazioni consentite”.

Abbiamo chiesto spiegazioni e chiarimenti in municipio, che arrivano puntuali. “L’ ufficio postale ci ha comunicato la chiusura per la questione della mancata erogazione dell’ acqua fredda – riferisce Marco Pozzati, assessore ai lavori pubblici – Purtroppo una rottura importante sul circuito di acqua fredda di tutto lo stabile ha imposto la chiusura del circuito stesso. Rimane disponibile l’acqua calda anche per i servizi igienici dell’ufficio postale. Hanno scelto comunque la chiusura. L’ ufficio tecnico ha già disposto e finanziato l’intervento risolutivo che avrà inizio il prossimo 27 dicembre”.

Non è da ieri che manca l’acqua fredda in tutto il Centro Civico, che oltre alle Poste ospita un sindacato, uffici di associazioni di volontariato e l’ambulatorio del medico di medicina generale, tutti regolarmente funzionanti.

“Allora perché solo le poste sono chiuse? Perché, a distanza di tempo dell’insorgenza del problema hanno deciso di chiudere?”.

Sono le domande che i cittadini fanno. La risposta non c’è, rimane il fatto che ora le poste sono chiuse, una chiusura che mette a rischio anche il ritiro delle pensioni di gennaio.

“A firma del Sindaco abbiamo richiesto alle poste la riapertura dal 2 di gennaio – riprende Pozzati – una risposta ufficiale non è ancora pervenuta ma ci pare di capire che verrà accettata”.

Un intervento quanto mai propiziatorio, altrimenti i pensionati che ancora ritirano direttamente allo sportello la pensione si troverebbero in difficoltà: il tutto non ancora ufficializzato in quanto il cartello affisso presso l’ufficio non riporta questa importante notizia.

“È un guasto di per sé imprevedibile – aggiunge Pozzati – ma sul quale la risposta è stata immediata: voglio ribadire che il 27 dicembre la ditta inizierà i lavori. Come pubblica amministrazione abbiamo delle regole da rispettare e prima non potevamo fare. A proposito – dice ancora Pozzati – un doveroso grazie da parte mia all’ufficio tecnico comunale che ha affrontato subito e con tempismo il problema”.

Sempre nella mattinata di giovedì, per Serravalle giorno di mercato settimanale, alcuni cittadini segnalavano anche disagi al Postamat, pare senza disponibilità di denaro. Ma il problema Postamat è cronico e quindi in pochi ci fanno caso. Ora resta il fatto che sull’entrata dell’ufficio non appare nessun messaggio che il pagamento delle pensioni sono garantite dall’apertura dell’ufficio e quindi rimane l’apprensione da parte di chi ancora si affida al vecchio sistema del prelievo allo sportello per riscuotere la pensione.

“La promessa di poste è stata quella di aprire il 2 gennaio e garantire il pagamento delle pensioni – conclude Pozzati – e quindi siamo fiduciosi”.

Sarebbe interessante sapere come funzionerà l’ufficio in quei giorni di riapertura senza l’acqua fredda.

(dmb)

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