mercoledì, Maggio 15, 2024
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BERRA – E’ RIPRESO IL “VAGABONDAGGIO” DI GIANLUCA MANTOVANI CON IL SUO PROGETTO “VAGAMONTI” – UN UOMO CON DUE PATOLOGIE AUTOIMMUNI PERCORRE L’ITALIA A PIEDI ASSIEME ALLA SUA CAGNOLINA…

Berra – Era passato da Berra e Cologna il 22 giugno del 2022, proveniente da Lampedusa e diretto a Pordoi, un viaggio a piedi di oltre 2700 chilometri per Gianluca Mantovani, originario di Berra (papà di Berra e mamma di Cologna, già scomparsi), nativo di Prato, dove tutt’ora reside.

L’attraversata a piedi dello Stivale lungo la dorsale appenninica è un progetto – Vagamonti – che è anche una sfida per dimostrare al resto del mondo che la malattia si può combattere e gestire anche in situazioni di particolare difficoltà.

Da quando aveva 30 anni, ora ne ha quasi 50, Gianluca è affetto da due patologie autoimmuni. Patologie per le quali deve eseguire anche delle particolari terapie mensili. E così ha deciso di dare questo viaggio ad emissione zero e zero rifiuti e con due messaggi nobili da divulgare: valorizzare le bellezze dei piccoli borghi italiani e diffondere la conoscenza delle malattie autoimmuni.

Il cammino a piedi lungo i sentieri e i tratturi italici vuol essere l’esempio plastico e tangibile che con la malattia si può convivere senza che essa prenda il sopravvento sulla vita delle persone. Dopo questa camminata, conclusa il 10 luglio del 2022, Gianluca ha proseguito nel suo “cammino”, facendo crescere Vagamonti e organizzando numerose escursioni, molto partecipate, ma sempre con l’intento di far vedere la bella Italia anche alle persone più sfortunate, quelle che “grazie” ai loro problemi di salute non avrebbero potuto vedere certi posti.

Ma il suo cuore batte sempre per le escursioni. “Sono un inguaribile solitario”. Lo ammette senza problemi. A dire il vero dietro (a volte anche davanti) di lui ce sempre Tosca la sua affezionatissima cagnolina, magnifico esemplare di border collie, e vivono in simbiosi.

In questi giorni Gianluca ha terminato un’altro dei suoi viaggi, il percorso Vandelli, sette tappe, che lui ha fatto diventare 6 per questioni gestionali, tra palazzi ducali, una cittadina estense fortificata, innumerevoli torri, chiese, borghi e panorami vastissimi dal crinale tosco-emiliano alle Alpi Apuane: tutto questo in poco più di 170 chilometri, per 5.400 m di dislivello.

Una faticaccia per tutti – “se non sei allenato, non farlo” ha detto Gianluca – ma per Gianluca una passeggiata. Nelle dirette Facebook serali di ogni tappa trasudava gioia da tutte le parti del corpo. Dopo una faticaccia enorme – nella tappa più dura ha camminato per 10 ore – un sorriso raggiante, che solo a vederlo ti chiedi:”ma perché io non faccio camminate in montagna?”.

Ora Gianluca riprende la sua vita quotidiana, il suo cammino con e per Vagamonti, un progetto al quale crede molto e per il quale sta spendendo molto. Per aderire al progetto Vagamonti o saperne di più basta andare sulla pagina Facebook.

(LC)

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