mercoledì, Aprile 24, 2024
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POLESELLA – VENERDI’ 3 FEBBRAIO SI E’ SVOLTA NELLA SALA CONSILIARE DEL COMUNE LA PRESENTAZIONE DI “IL PONTE IN CHIATTE TRA STORIA E MEMORIA” UNA PUBBLICAZIONE STORICA DI AMPIO RESPIRO CUI SEGUIRANNO ALTRE INIZIATIVE PROSSIMAMENTE

Polesella – In una sala consiliare gremita di cittadini si è svolta venerdì sera, 3 febbraio, a Polesella una emozionante presentazione della pubblicazione de “Il ponte in chiatte tra storia e memoria”, frutto dell’omonimo progetto promosso dal Comune, finanziato dalla Regione del Veneto e sostenuto, in virtù di un protocollo d’intesa, anche dal Comune di Riva del Po.

A presentare il volume, stampato dalla Tipografia Copy 62 di Demetri, c’erano gli studiosi locali Giorgio Demetri e Filomena Quaranta, con gli interventi anche del sindaco di Polesella Leonardo Raito e del vicesindaco di Riva del Po nonché studioso locale Alberto Astolfi.

Il sindaco Leonardo Raito ha aperto la serata illustrando la genesi del progetto che prevede anche la realizzazione di un documentario che sarà presentato in anteprima a brevissimo. Il recupero della storia e della memoria delle comunità rappresenta un punto d’onore per l’amministrazione che ha trovato, nell’ambito di questa iniziativa, ampie collaborazioni di associazioni e liberi cittadini che hanno messo a disposizione materiali di vario genere fondamentali per la pubblicazione del libro.

Raito ha inoltre ringraziato la Regione e il Comune di Riva del Po, sottoscrittore di un protocollo d’intesa finalizzato ad ampie ollaborazioni culturali e in ambito di promozione. Il valore dell’iniziativa è stato sottolineato anche al vicesindaco di Riva del Po Alberto Astolfi, che ha voluto ricordare le sinergie tra le due amministrazioni unite dalla bellezza e dalla storia del fiume Po.

La serata è stata organizzata in collaborazione con l’associazione “Polesella Cultura e Territorio” cui appartengono i due studiosi e relatori della serata Giorgio Demetri e Filomena Quaranta.

Uno degli aspetti più interessanti del ponte è legato alle memorie che ha saputo imprimere: memorie di viaggio, di sport, di economia, di pesca, di immagine legata all’idrologia del fiume Po; immagini fotografiche che rendevano il ponte come un unicum per un ricordo, un passaggio, una o tante storie.

Il percorso di studio e di ricerca, che spazia dagli ambiti storici, ingegneristici, etnografici e socio economici, prevede il recupero (e, se possibile, anche la digitalizzazione) della documentazione d’archivio concernente il Ponte, la raccolta di testimonianze anche videofilmate sul Ponte, le storie e le memorie connesse al manufatto ed altre importanti iniziative.

(red)

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