Riva del Po – Sono centinaia, forse migliaia, le famiglie del comune di Riva del Po che in questi giorni si lamentano con Clara. Non è certo una novità ma in questo periodo le proteste si sono ulteriormente intensificate. Non passa giorno che qualcuno segnali problemi riguardanti il ritiro dell’immondizia, di ogni genere.
Il caldo ed il conseguente “compostaggio” dei vari materiali indicherebbe un aumento del numero dei ritiri, cosa che non avviene. E poi il mancato ritiro da parte degli operatori. Insomma, una lamentela dietro l’altra, “mentre le nostre bollette aumentano a dismisura”.
Un coro di voci che non trovano mai soluzioni. I cittadini, ancora una volta, invitano gli amministratori, sia di Clara che del comune, ad avviare un incontro, una pubblica assemblea, “per poterci confrontare, dire la nostra, esporre i nostri problemi ed eventualmente trovare comuni soluzioni. Lo chiediamo da anni e da anni veniamo ignorati”.
Sono un fiume in piena i cittadini, nell’esporre i loro problemi. “Ovunque mi giro sento puzza – afferma una signora – umido, ramaglie e foglie, lattine e plastica. Ognuno con la sua puzza mi inonda la casa. A volte ho paura ad avere visite: chissà cosa pensano”.
C’è poi chi si affida ai vicini. “Fortunatamente i mie vicini hanno poco verde – dice una signora, che ammette di avere quasi mille metri di scoperto – e così mi “prestano” spazio del loro bidone altrimenti con gli sfalci che faccio non riuscirei a smaltire il tutto”.
Una situazione che appare paradossale, addirittura fantascientifica, per chi ha ascoltato l’intervento del presidente di Clara, nell’ultima seduta consigliare di Riva del Po.
Il presidente Annibale Cavallari ha detto che “va tutto bene”, ed ancora “i quintali di immondizia recuperata dagli abbandoni è notevolmente diminuita”, “La parte variabile delle tariffe sono diminuite”. È sempre così, quando parla il Presidente. A Clara tutto va bene, il resto tace.
“Carta è plastica sono una risorsa – ha detto la consigliera di minoranza Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) – perché non si riesce mai a sapere quanto Clara ci guadagna?”.
La domanda entra da un orecchio e esce immediatamente dall’altro, l’importante è sapere che “del corretto smaltimento di queste materie ci guadagnano i cittadini – ha detto Cavallari – che ne hanno un ritorno positivo in bolletta, altrimenti si pagherebbe di più”. Ma per Daniela Simoni “Questo sistema nel nostro Comune si sta dimostrando fallimentare, non perché il porta a porta a tariffa puntuale sia fallimentare ma perché il nostro comune è troppo esteso, dispersivo per questo sistema”.
(d.m.b.)
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