venerdì, Aprile 19, 2024
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POLESELLA – RECUPERATO UN CIGNO REALE FERITO DA QUALCHE CACCIATORE E CURATO DAL CRAS DI POLESELLA – NON E’ IL PRIMO…

Polesella – Nella giornata di venerdì 11 febbraio è stato recuperato un Cigno Reale ferito e curato dal Cras di Polesella.

“Sono stata contattata dai ragazzi del Consorzio di Bonifica di Taglio di Po che mi segnalavano un cigno reale all’interno di una canaletta di scolo nei pressi della Sacca di Scardovari a Porto Tolle in provincia di Rovigo – spiega Gabriella Gibin, Presidente Coordinamento Tutela Diritti Animali Rovigo – Una volta recuperato l’ho consegnato alle cure, come sempre tempestive, del Centro Recupero Animali Selvatici Polesella . Ho atteso l’esito delle radiografie che hanno confermato il dubbio che, fin da subito, ho avuto. GLI HANNO SPARATO.

Le sue condizioni di salute sono queste: presenza di pallini nel costato e nell’ala che gli hanno causato una frattura con conseguente infezione. Nello stomaco erano presenti una grande quantità di pallini di piombo ingeriti. Sono state eseguite le analisi necessarie, la medicazione e la sutura della ferita. La prognosi resta comunque riservata. In un solo anno i fucili sparano sul territorio nazionale milioni di cartucce.

Vengono così disperse  nell’ambiente tonnellate di piombo sotto forma di pallini, un diluvio di frammenti velenosi che si accumulano nei prati e nei boschi, sul fondo di laghi, fiumi e stagni. Il piombo contenuto nelle cartucce inquina il terreno per lungo tempo, con conseguenze, anche molto gravi, per l’uomo, per gli animali e per l’ambiente. Numerose specie di uccelli sono esposte al rischio di avvelenamento da piombo. Questi pallini, una volta ingeriti, provocano avvelenamenti molto gravi che, nella maggiorparte dei casi, portano alla morte dell’animale.

Il piombo è pericoloso. Lo è per gli animali, per l’ambiente ed è inarrestabile una volta disperso in natura.  La sua azione dannosa è strettamente legata all’assunzione e alla successione nella catena alimentare. Le prime vittime del piombo sono gli uccelli d’acqua e di terra che mangiano i pallini che trovano sul terreno scambiandoli per cibo. Le seconde sono i rapaci, che nutrendosi di una preda avvelenata si avvelenano a loro volta. Poi c’è l’uomo.

Ringrazio ii Cras di Polesella e vi invito a supportare il loro operato per l’immenso lavoro che svolgono con grande umanità e professionalità. Una cosa inaccettabile, crudele che non si addice ad una società che si definisce civile. Vi aggiorneremo nei prossimi giorni. Forza meravigliosa creatura”.

RED

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