martedì, Maggio 14, 2024
InterventiPolitica

IL COMUNE HA BISOGNO DI ALTRE RIVE – FELICE MARAN

Da: Felice Maran <felice.maran@++++++
Oggetto: Il comune ha bisogno di altre rive.

Corpo del messaggio:
Grazie a SerravalleWeb ho potuto assistere al Consiglio Comunale di Riva del Po impegnato sul Documento Unico di Programmazione e sul Bilancio 2022, oltre che su altri importanti punti riguardanti le scelte "strategiche" per la gestione delle nostre comunità. 
Premesso che da oltre 25 anni, anche per motivi professionali, ho evitato di intervenire sulle problematiche politiche comunali, ma dopo aver assistito al livello a cui è ridotta la politica amministrativa locale, non posso fare a meno di esprimere alcune osservazioni in proposito.
A parte il sindaco Zamboni, ho avuto la netta sensazione che il resto dei consiglieri (come rilevato in quella sede dalla stessa consigliera Simoni) abbia bisogno di un corso di formazione sulle modalità di funzionamento di un comune. Gli interventi delle minoranze (fatta salva la buona volontà della Simoni) sono di spessore povero e spesso avulsi dagli argomenti in oggetto. Ma ciò che mi ha lasciato perplesso è la mancanza di visione strategica e di prospettiva. Sul DUP, viene data la parola al ragioniere che, educatamente, non sa come spiegare che, in realtà, questo è un documento politico e che spetterebbe a loro dare indicazioni. Sul Bilancio 2022 i problemi sarebbero le poche entrate dei servizi scolastici, i molti soldi per le rate dei mutui (500.000 €) e 40.000 € (sic) di presunti debiti fuori bilancio, oltre alla continua litania delle problematiche ereditate dai comuni precedenti. Ma un comune che perde abitanti cosa deve fare, aumentare le tariffe per i servizi delle famiglie?. Gli investimenti, da che mondo è mondo, i comuni li hanno sempre fatti con i mutui!. Di quale comune, quale livello di servizi per frenare l'inesorabile esodo della popolazione, di quali investimenti nei prossimi anni, orientati a che cosa: nessun segnale, nessun pensiero lungo. Credo che non si tratti nemmeno di centro-sinistra o di centro-destra: mi pare che si tratti di una deriva dalla quale, a questo punto, se ne potrà uscire solamente coinvolgendo le risorse che ancora sono presenti nelle nostre comunità. 
A loro rivolgo l'invito a dar vita a momenti di riflessione comune sulle tematiche che stanno a cuore ai nostri concittadini: servizi, associazionismo e volontariato, cultura, infrastrutture, imprese, agricoltura, anche alla luce delle possibili opportunità offerte dal PNRR, e da qui provare a costruire nuove compagini amministrative capaci di guidare verso altre rive il nostro comune.

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