Ro – Sono iniziati oggi, martedì 16 novembre, i lavori di recupero del Mulino sul Po. Gli operai, con l’aiuto dei volontari della Protezione Civile di Ro, hanno lavorato tutto il pomeriggio per poter riportare a galla il Mulino che una decina di giorni fa era nuovamente collassato ed inghiottito (solo una parte) dalle acque del Grande Fiume.
Un lavoro reso più impegnativo dal fatto che in questo periodo il livello dell’acqua del Po aumenta ed anche per questo si è dovuto attendere qualche giorno prima di procedere all’operazione di ripescaggio, avvenuta oggi con successo.
“Ora il Mulino è stato sollevato dalle acque – spiega Marco Pozzati, assessore comunale ai lavori pubblici, che assieme al capo ufficio tecnico sta seguendo da vicino le operazioni – durante questa notte rimane ancorato al pontone e domani, mercoledì 17, mattina verrà tolta l’acqua residua sul fondo dello scafo e pulito dai residui di fango. Poi sarà accuratamente ispezionato. A quel punto, viste le condizioni, saranno decise le modalità di trasferimento ai cantieri navali”.
Diventa quindi fondamentale conoscere le reali condizioni dello scafo, che secondo i sommozzatori intervenuti nei giorni scorsi, pare non avere subito danni ulteriori a quelli già esistenti. Le operazioni di sollevamento sono state eseguite dalla ditta Finotti di Porto Viro, mentre quelle di restauro saranno affidate ai cantieri Stocco di Gorino che già in precedenza si occuparono del Mulino.
Importante e significativo l’intervento odierno, ma non solo di oggi, dei volontari della Protezione Civile di Ro. “Il loro intervento è stato fondamentale per le operazioni di recupero – precisa l’assessore – Hanno svolto un lavoro straordinario”.
Ormai è consolidato che questo gruppo VPCRO, magistralmente guidato dal presidente Dino De Battisti, si presta a qualsiasi tipo di emergenza con professionalità e competenza. Mercoledì mattina i volontari della Protezione Civile di Ro saranno ancora al lavoro con le ditte interessate, per svuotare il Mulino dall’acqua residua, e la pulizia. Durante la notte saranno in funzione le pompe, per evitare che l’acqua provochi ulteriori danni, sorvegliate da alcuni operai. Sarà quindi decisiva l’ispezione di mercoledì mattina per sapere come si procederà per il trasferimento nel cantiere di Gorino.
(d.m.b.)
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