sabato, Aprile 20, 2024
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RIVA DEL PO – SONO INIZIATI I LAVORI PER RIMETTERE IN SESTO LE “STRADE STERRATE” DEL TERRITORIO – IL MATERIALE UTILIZZATO, PERO’, NON SEMBRA ADEGUATO ALLO SCOPO: BASTA UNA PIOGGIA PER RITORNARE ALLO STATO PRECEDENTE – OCCORREREBBE FARE DI MEGLIO…

VIA PEDAGNA A SERRAVALLE

Riva del Po – Con determina l’amministrazione comunale di Riva del Po ha affidato i lavori di manutenzione delle strade ghiaiate comunali extraurbane di proprietà del comune, con affidamento diretto alla ditta Geosimas di Cittadella (PD), un incarico che ha fatto molto discutere e sul quale è intervenuta la consigliera di minoranza di Gente di Riva del Po.

“Nell’intero territorio di Riva del Po si contano circa 12km di vie comunali ghiaiate che sono state oggetto di una, più o meno regolare, manutenzione annuale – sono le considerazioni di Daniela SimoniVe ne sono altre che non sono mai state raggiunte da alcun intervento: Via Cà del Vento in località Ro e un tratto di via Pedagna in località Serravalle, che pertanto non sono considerate nemmeno nel conteggio chilometrico.

Tra le monitorate, quelle che servono da collegamento tra paesi e quelle che si trovano in centro abitato rappresentano circa 3/4 Km. Sono dunque finalmente iniziati, dopo 3 anni di attesa, i lavori di ripristino di queste strade bianche, però il risultato non è stato quello tanto atteso.

Tanti i messaggi che mi sono stati rivolti dai cittadini fruitori delle medesime perché, dopo il ripristino, è bastata la prima pioggia invernale per ritrovarsi nuovamente in mezzo alle buche ed al pantano, con l’urgenza di chiedere alla Ditta esecutrice dei lavori di tornare a recuperare un lavoro appena eseguito.

Non si può continuare a buttare semplice stabilizzato su queste vie: dopo tanti anni servirebbe una manutenzione straordinaria alle banchine ed ai fossi di scolo. E se si arrivasse a pensare di asfaltare almeno quei 3/4 Km di cui parlavo all’inizio? Una cosa è certa: la nostra viabilità interna ha urgentissimo bisogno di interventi mirati, risolutivi e studiati perché ci sta di vivere in un ambiente bucolico ma il nostro sembra sempre più un terzo mondo.

Invece di investire risorse pubbliche (euro 50mila) nel progetto “innovativo” di due aiuole in prossimità della sede secondaria comunale di Ro, meglio sarebbe dotare la comunità di servizi semplici ma essenziali quali appunto strade sicure e percorribili. Ricordo infine, a chi di dovere, che i cittadini, sempre più spesso, sono costretti ad intervenire con risorse proprie (di propria tasca, vedi via Coronelle a Cologna) per recuperare un transito decente e per poter uscire di casa in sicurezza: in caso di danni a cose o a terzi la responsabilità è penale”.

(d.m.b.)

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