Riva del Po – Il progetto “Tenere il filo”, in corso per le famiglie e i bambini che frequentano il nido dell’infanzia “Pollicino Verde” di Berra, non trova pace. Da quando l’amministrazione comunale di Riva del Po ne ha dato notizia è tutto un susseguirsi di critiche e commenti. Eppure è un progetto che in altre città d’Italia sta andando avanti con successo. Qui invece viene osannato, addirittura per qualcuno ritenuto pericoloso.
“Non c’ è nessun effetto psicologico sul bambino – interviene Melania, una mamma che sta partecipando a questo progetto – questo lo dico a favore della cooperativa (viste le accuse che gli vengono rivolte). Fino ad ora nulla di diseducativo; per il momento riceviamo email, lavoretti, video letture una videochiamata programmata di 30 minuti con saluti (se uno riesce bene, altrimenti non è un problema). Questo è un progetto fatto da molte scuole, niente di straordinario”.
Secondo questa mamma il progetto non ha nulla di negativo. Negativo invece, secondo Melania, che si fa portavoce di altre mamme, è la gestione del progetto.
“L’ accusa da parte di noi genitori è verso l’amministrazione comunale – riprende la mamma – nell’aver accettato una proposta del genere a maggio, quando tutti hanno iniziato a lavorare. Inoltre ci è stato comunicato che il progetto è stato presentato a metà marzo: diamo le colpe a chi di dovere.
Il problema è che i soldi in questo momento andavano usati nel sostenere le famiglie che avevano bisogno, non spendere 8000 euro in un mese, adesso che si è ripartiti. I bisogni sono altri in questo momento, forse e dico forse potevano essere utili a pagare gli educatori o i servizi per i centri estivi per abbattere i costi?! Ma evidentemente il comune di Riva del Po ne ha molti troppi da gestire”.
Arrivederci alla prossima puntata.
(l.c.)
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