Berra – Ha destato molto stupore la “denuncia” di alcuni (a quanto trapela pare che il soggetto fosse unico) cittadini in merito ai scaffali vuoti alla Coop Reno di Berra.
Dopo la risposta da parte dell’Amministrazione Comunale, che subito si è interessata del fatto, rassicurando i cittadini e invitandoli al buon senso, anche la direzione della stessa Coop tiene a precisare.
“Al di là del fatto che alcune di quelle foto riportano delle date che non corrispondono al giorno d’oggi – spiega il Cda di Coop Reno – ci preme sottolineare alcuni aspetti. Il negozio di Berra vende normalmente 12-14mila articoli a settimana, nel mese di marzo ne sta vendendo 29-32mila.
Stiamo rifornendo il negozio in maniera straordinaria grazie all’impegno dei nostri lavoratori. Qualcuno si accaparra prodotti più del dovuto e non è possibile impedirlo, perché la legge lo vieta. L’educazione civica delle persone rimane l’unico rimedio”.
“Come si può capire – conclude la nota – stiamo cercando di rispondere all’emergenza nel miglior modo possibile”.
Comprendendo la situazione sono anche molti i cittadini che danno risposta a queste lamentele.
“Devo essere una donna fortunata – dice la signora Caterina – oppure vivo in un altro paese a dispetto della residenza. Questa situazione non l’ho mai trovata, magari mancava il caffè della marca preferita ma ho sempre trovato una valida alternativa. Premetto che a Berra, oltre alla Coop, ci sono anche un macellaio, un ortofrutta, un negozio di articoli per la pulizia della casa e igiene personale, una pizzeria, dove poter attingere.
Non sarà che tutto questo sia frutto dell’accaparramento ingiustificato dei giorni scorsi? Certo, i prezzi, se rapportati ai giganti dei discount che si trovano a Copparo non sono proprio gli stessi ma esiste un’ordinanza governativa e una regionale. Scusate ma per 30 centesimi non sono disposta a contravvenire a nessuna delle due”.
Evidentemente non tutti hanno la giusta interpretazione della situazione.
(l.c.)
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