sabato, Luglio 27, 2024
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ROVIGO – AMAZON STA COSTRUENDO UN ENORME MAGAZZINO IN PROVINCIA DI ROVIGO – MOLTI POSTI DI LAVORO PER I GIOVANI POLESANI E QUALCHE PROBLEMA PER I PICCOLI NEGOZI: E' IL PROGRESSO…

IL LUOGO DI COSTRUZIONE DEL MAGAZZINO AMAZON

Rovigo – “Il colosso mondiale dell’e-commerce sceglie il Polesine. In provincia di Rovigo, infatti, sta sorgendo un maxi polo logistico di Amazon che, salvo intoppi, sarà operativo da maggio 2020. Un centro per il quale sono previsti circa duemila posti di lavoro: 1.500 fissi distribuiti su tre turni ed altri 400 che si aggiungeranno nei periodi di maggior intensità come, per esempio, quello natalizio.

Vista la vicinanza, la nuova apertura rappresenta un’opportunità di lavoro anche per molti ferraresi che, in mezz’ora di macchina, possono raggiungere Castelgugliemo”.

Un annuncio bomba. Una opportunità che per molti (politici) Ferraresi solo il Veneto poteva prendere. Perché i politici Ferraresi (escluse le opposizioni) non hanno saputo e non sanno attirare queste opportunità.

VITTORIO CECCATO

Ma se sulla sponda destra del Po si inneggia a questo evento, sulla sponda sinistra c’è qualcuno che “piange” per lo stesso evento. Ad inizio anno, quando già si sapeva di questo nuovo insediamento, Vittorio Ceccato, Presidente di Confesercenti Rovigo, ha dato uno sguardo a tutto campo sulle cento vetrine vuote nel cuore di Rovigo, a cui se ne sommano svariate altre decine nei principali centri della provincia, e disse: “Questa crisi del commercio fa male a tutti, e non solo ai commercianti. Vi rendete conto di cosa vuol dire avere cento vetrine sfitte nelle principali strade cittadine? Vuol dire che cala il valore di tutti gli immobili, non solo dei negozi. Anche il valore di case e appartamenti faticano e restare stabili”.

NEGOZI VUOTI


E per il futuro, pensando appunto alla nascita di questo polo Amazon, i timori non mancano, nei confronti “degli enormi magazzini delle piattaforme online che stanno per insediarsi anche nella nostra provincia. Questi faranno ulteriore concorrenza, tanto ai negozi di vicinato quanto agli stessi centri commerciali. Servirebbe, qui sì, una seria analisi dei costi benefici per capire se vale la pena dare loro così tanto spazio”. Com’è che si dice? “NON È TUTTO ORA QUEL CHE LUCCICA”. Ai posteri l’ardua sentenza. Oppure, come diceva il bravissimo Rino Gaetano “Chi vivrà vedrà”.

(ci.ci.)

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