giovedì, Maggio 16, 2024
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IL GIUDICE DI PACE DI VENEZIA CONDANNA ENEL A RISARCIRE QUANTO PAGATO INGIUSTAMENTE DAGLI UTENTI IN TUTTI QUESTI ANNI

“Condannata l’Enel per aver addebitato l’IVA sulle bollette in modo illegittimo” una frase che, se non ricordo male, sentii per la prima volta quando avevo 2 anni o poco più.

Iva su Iva ed ancora Iva. Si, è vero, all’epoca, quando io avevo 2 anni l’Iva non esisteva (l’imposta sul valore aggiunto (IVA) fu introdotta nel nostro ordinamento dal D.P.R. 26-10-1972, n. 633) però già se ne parlava (ora la vogliono aumentare per far tornare i conti).

Tutte le fatturazioni dei servizi che ci arrivano a casa hanno la stessa “impronta” e tutte presentano questa “anomalia”: Iva su IVA. Da quegli anni di rimborsi per Iva pagata e non dovuta né ho sentito parlare sino alla nausea.

Una decina, forse quindici, di anni fa provai anch’io a chiedere il rimborso. Una ditta mi rispose dicendo che avrei dovuto presentare tutte le fatture degli anni in questione, quelli per i quali chiedevo il rimborso (circa 4, se non ricordo male) segnalando correttamente e per ogni fattura la somma che, secondo me, avevo pagato ma non dovevo pagare.

Facendo ciò il rimborso non sarebbe stato automatico ma loro, la ditta, si sarebbero riservati di valutare l’eventuale rimborso. Mentre l’altra ditta mi rispose, in poche parole, che se volevo il timborso dovevo procedere per vie legali.

Lascio pensare a voi quale è stata la mia decisione. Concludo. In un paese democratico e civile, dove milioni di utenze occupano questa posizione di disagio/ingiustizia, dovrebbe essere lo STATO a fare in modo che questi soldi vengano restituiti ai mal capitati e non gli stessi, aggravati da perdita di tempo e denaro per poter raggiungere quello che gli aspetta per diritto.

(doma)


PER COMPLETEZZA VI ALLEGO CIÒ CHE HO TROVATO IN INTERNET, COMPRESA LA LETTERA DA INVIARE A ENEL PER LA RICHIESTA DI RIMBORSO, NEL CASO QUALCUNO AVESSE VOGLIA DI AVVENTURARSI.

Questa volta è l’Enel che, condannata, dovrà restituire un ingente somma di denaro ai suoi clienti che per diverso tempo hanno pagato l’IVA sulle ACCISE.

A provare l’illegittimità di tale tassazione è stato il Giudice di Pace di Venezia con una recente sentenza in cui ha dato ragione ad un utente (che naturalmente ha dovuto procedere per vie legali – come avevano detto a me anni fa), che aveva fatto ricorso sull’illegittimità dell’applicazione da parte dell’Enel del calcolo dell’IVA sulle accise e sugli addizionali.

Il Giudice nella sentenza ha condannato la società Enel al rimborso all’utente degli importi versati per l’IVA calcolata sulle accise e addizionale, applicata in modo illegittimo.

Ricorso ENEL. Anche la Cassazione ha confermato l’illegittimità del calcolo, spiegando che un tributo non può gravare su un altro tributo, a meno che questo non sia espressamente indicato in una legge.

Per questo motivo ENEL si ritrova ora davanti ad un bel problema, con diversi milioni di utenti che potrebbero fare la stessa cosa e richiedere un giusto rimborso, in quanto sancito e confermato da un GIUDICE. Per questo motivo per tutti gli utenti ENEL è ora possibile richiedere il rimborso sull’applicazione dell’IVA per le accise in una bolletta ENEL.

Vi riportiamo un modulo che potrete compilare e inviare sperando che, tra le tante domande che giungeranno all’Enel, per i rimborsi, rientri anche la vostra.
Modulo da compilare:

Spettabile Enel S.p.A.
Con la presente sono a rappresentarvi che, a seguito di un controllo effettuato sulle mie bollette di fornitura elettrica sono emerse incongruenze riguardanti l’applicazione dell’imposta IVA. Dal controllo effettuato emerge in modo chiaro che la suddetta imposta è stata applicata sulla base imponibile comprensiva anche di altre imposte/accise. Tale calcolo è illegittimo, anche alla luce degli ultimi orientamenti espressi della giurisprudenza delle Corti di legittimità e di merito (cfr. sentenza Corte di Cassazione S.U. n. 3671/97 nonché Decreto Ingiuntivo del 07/07/2015 esecutivo emesso dal Giudice di Pace di Venezia).
(nome e cognome) ___________________
(residenza) Via _______________________ n______
(Comune) _______________________ Provincia _______
Telefono________________________

CHIEDO

Nel termine perentorio di 30 giorni, che la società Enel Spa, provveda a fare i dovuti accertamenti, effettuando il ricalcolo e rimborsando la somma ingiustamente indebitata entro e non oltre i 30 giorni dalla data di ricevimento della presente.

In mancanza, mi vedrà costretto/a ad intraprendere tutte le più opportune iniziative per effettuare verifica e quantificazione degli importi a mezzo CTP e a tutelare i miei diritti presso le autorità competenti con ulteriore aggravio di spese a Vs. carico.
Distinti saluti.
In fede…………………………. li……………………

Da inviare a :
Spett.le
Enel S.p.A.
FAX : 800 900 150
Oppure spedire a:Servizio Elettrico Nazionale S.p.A.CASELLA POSTALE 1100
85100 POTENZA

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