Berra – Alla presenza dell’intera Giunta Comunale, guidata dal sindaco Andrea Zamboni, del Presidente del Consiglio Comunale e i Volontari della Protezione Civile di Ro, martedì 12 dicembre si è tenuto il taglio del nastro della pista ciclopedonale di via 2 Febbraio a Berra, un percorso protetto per dare maggiore sicurezza a chi utilizza le due ruote.
All’imbrunire della giornata, orario appositamente scelto al fine di far risaltare la particolare e innovativa illuminazione LED a raso, il sindaco Zamboni ha effettuato il taglio del nastro, aprendo ufficialmente al traffico la pista ciclopedonale.
“Con quesra inaugurazione abbiamo di fatto consegnata alla comunità di Berra la nuova pista ciclo-pedonale – ha detto il sindaco Zamboni – Si tratta di un investimento pari a 314.228,00 euro dei quali 251.382,00 da LR ne.5 della Regione Emilia-Romagna e 62.846,00 fondi propri di Riva del Po. Con questa opera l’Amministrazione ha voluto avviare un percorso di recupero urbano del Capoluogo che sicuramente non resterà isolato ma un passo verso una attenta valorizzazione urbanistica e funzionale del territorio”.
Si tratta di un tratto lungo circa 600 metri di via Due Febbraio, la strada del centro di Berra che porta sia alla sede municipale sia al polo scolastico. Li già esisteva un percorso, ma a dir poco improvvisato, costruito tanti anni fa, che l’erba stava pian piano fagocitando. In poche parole, un percorso che sembrava più un pericolo che altro. Ora le bici potranno contare su un percorso protetto, una vera e propria pista ciclopedonale.
Per tutta l’area interessata è stata costruita una cordolatura di definizione della sede stradale. Il percorso ha una sezione rispondente alle normative vigenti per quanto riguarda il carattere di promiscuità tra ciclisti e pedoni, ben segnalata dai diversi colori sul fondo stradale e dai segnali orizzontali.
Nell’ambito del progetto naturale era prevista una illuminazione dedicata di nuova concezione e installazione ma intoppi logistici e di gestione promiscua lo hanno impedito e quindi questo punto è stato variato con una illuminazione bassa a muretto. Ed è proprio questa illuminazione che sta attirando l’attenzione dei berresi: durante le serate di collaudo la pista è stata immortalata, facendo il giro del web.
Qualcuna l’ha paragonata ad una pista per aerei, paragone esagerato ma, dimensioni a parte, poco ci manca. Anche la piantumazione delle aiuole subirà una variazione, per gli stessi motivi che non è stato possibile istallare i lampioni dell’illuminazione: la Bonifica non ha dato l’autorizzazione perché sotto ci sono i tombini della Fossa Lavezzola e bisogna scongiurare danni alle tubature.
(dmb)
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