giovedì, Maggio 16, 2024
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MERCATO LIBERO DELL’ELETTRICITA’: UN FALLIMENTO COMPLETO – TARIFFE PIU’ ALTE DI ALMENO IL 26 PER CENTO – IL TANTO CONCLAMATO RISPARMIO NON C’E’ STATO, ANZI…

Il mercato libero dell’Elettricità ha fatto flop: per le famiglie bollette più care del 26%. A dirlo è Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).


La liberalizzazione del mercato elettrico sta causando più danni che vantaggi ai consumatori, con un netto rincaro delle bollette rispetto al regime tutelato che però sparirà nel 2022. Va meglio invece per le grandi aziende che pagano meno dei concorrenti tedeschi e inglesi.

I dati riportati da Arera si riferiscono al 2019 ma sono chiari: chi ha risposto positivamente alle chiamate telefoniche o agli operatori del “porta a porta” ora deve pagare di più, altroché “guardiamo insieme la bolletta”. Eppure si capiva che c’era qualcosa di strano in quelle proposte “molto vantaggiose”. Si sta parlando di un aumento medio del 26%, perché qualcuno sicuramente avrà risparmiato qualcosa, ma questo però fa capire che sempre qualcuno ha speso anche di più del 26%.

In teoria la concorrenza dovrebbe portare benefici ai consumatori, ma nel mercato elettrico italiano pare proprio che sua successo l’opposto, almeno per quanto riguarda le famiglie.

“Pur scontando le possibili differenze in termini di condizioni contrattuali e di servizio offerto, questo differenziale di prezzo rappresenta certamente un elemento di attenzione – ha spiegato il presidente di Area Stefano BesseghiniPer i clienti domestici il prezzo medio del mercato libero continua ad essere maggiore di quello del regime tutelato. Nelle transizioni che interessano il settore energetico, quella al mercato libero sembra essere una delle più faticose.

Il percorso di liberalizzazione del mercato, cominciato nel 2007, pur procedendo costantemente non ha ancora conosciuto il definitivo approdo”.

La piena liberalizzazione del mercato elettrico dovrebbe concretizzarsi nel 2022, dopo l’ennesimo rinvio deciso lo scorso dicembre. Dal 2007 è possibile scegliere autonomamente il proprio fornitore sul mercato in base alla convenienza delle tariffe, oppure, in alternativa, si può scegliere di rimanere sotto il regime di tariffe stabilite dall’Autorità (mercato tutelato).

Come mostrano i dati, qualcosa sta andando storto, visto che dal mercato libero non sta arrivando nessun beneficio in termini di costi.

(m.b.)

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