venerdì, Aprile 26, 2024
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RIVA DEL PO – MANCA POCO PIU’ DI UN MESE ALL’APERTURA DELLE SCUOLE E, SECONDO DANIELA SIMONI E MARIANNA LUCCHIN, NULLA SEMBRA MUOVERSI – SILVIA BRANDALESI ASSESSORE: STIAMO LAVORANDO PER INIZIARE REGOLARMENTE – SIMONI: RISPOSTA PATETICA…

Riva del Po – A poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico 2020/2021, fissato per il 14 settembre, si riapre il confronto politico tra maggioranza e minoranza all’interno del comune di Riva del Po, uno “scontro” partito da tempo, quando due (Gente di Riva del Po e Centrodestra Unito per Riva del Po) dei tre gruppi di minoranza, a marzo scorso, presentarono una interpellanza al sindaco Andrea Zamboni.

“Con forte ritardo (il regolamento prevede che la risposta sia data entro 30 giorni dalla presentazione della interpellanza) e su nostra sollecitazione arriva la risposta – commenta Daniela Simoni (Gente di Riva del Po), una delle interpellanti – che tra l’altro dice nulla in merito alla programmazione dell’apertura dell’anno scolastico 2020/21. Nella risposta non si parla di come verranno gestite le classi, il trasporto scolastico, la mensa, insomma nulla di nulla”.

Ma l’amministrazione è al lavoro da tempo, come già  affermato dall’assessore competente Silvia Brandalesi.

“Stiamo partecipando ai tavoli provinciali per la gestione del prossimo anno scolastico. Provincia, Assessori, Sindaci, Dirigenti Scolastici, e comunque tutte le figure tecniche, ci incontriamo periodicamente per fare il punto della situazione e soprattutto per recepire le nuove disposizioni in materia, che ad ogni modo arrivano dal Governo centrale”.

Ed è proprio su questo che la consigliera Simoni storce il naso.

“Hanno coinvolto numerose figure ma noi delle minoranze ci hanno lasciate fuori. Abbiamo una amministrazione che non ci vuole partecipe del futuro dei nostri bambini, dei nostri ragazzi. Ancora una volta dobbiamo assistere impotenti, senza possibilità di dire la nostra idea e fare proposte, sul futuro del nostro comune, soprattutto in questo settore che riteniamo sia il punto cardine di un sistema democratico”.

Rincara la dose Marianna Lucchin di Centrodestra Unito per Riva del Po.

“Una risposta patetica, che arriva con ritardo e non spiega ai cittadini, ai genitori, che meritano una risposta, come andranno veramente le cose. Ancora una volta siamo tagliati fuori dalle decisioni e come sempre ci metteranno davanti al fatto compiuto”.

(m.b.)

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