Berra – Ricorre in questi giorni il ricordo del Contuga. Era il 20 ottobre del 2000 quando il fontanazzo fece “impazzire” centinaia di cittadini. La piena del Po perdurava da alcuni giorni ma fu questo fontanazzo che mise tutti in allerta.
Macchine con altoparlanti che in giro per i paesi del comune di Berra comunicavano che il rischio era elevatissimo. Alcuni cittadini, presi dalla paura, decisero di andare altrove: parenti, amici, addirittura hotel, l’importante era allontanarsi da questa zona, perché in caso di rottura dell’argine maestro il danno sarebbe stato enorme. Ma la maggior parte dei cittadini rimasero.
In municipio fu allestito un gruppo di emergenza: code di cittadini che andavano a dare la loro disponibilità ai lavori al fontanazzo. Si mobilitarono tutte le forze disponibili, con volontari, militari, protezione civile, forze dell’ordine e vigili del fuoco. Arrivarono aiuti da ogni luogo per arginare il fontanazzo, per tenerlo sotto controllo, perché ben poco di più si poteva fare.
Venivano creati gruppi di lavoro, che si alternavano al Contuga. Il lavoro di equipe ha permesso di chiudere una grossa crepa che si era aperta nell’argine maestro a causa di due tubi interrati che hanno favorito l’infiltrazione dell’acqua; in questo modo è stato scongiurato per il paese di Berra ed i comuni limitrofi una possibile inondazione provocata dalla tremenda forza del Po.
L’acqua, infiltrandosi sotto terra, era uscita da un tombino e qui è stato necessario intervenire onde evitare il fenomeno dell’erosione che è molto pericoloso. Nel mentre squadre di sommozzatori dei vigili del fuoco tentavano di chiudere i buchi dall’interno del fiume ma il corso dell’acqua, forte e violento, impediva loro di poter lavorare in sicurezza: completarono il lavoro nei giorni successivi.
(do.ma.)
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