Serravalle – (dall’inviato Luccico) Acquevenete lancia l’allarme e decide di chiudere tutte le centrali di potabilizzazione dell’acqua che pescano nel Po. Troppo rischioso per l’incolumità dei cittadini. Ancora una volta la ditta che gestisce l’acqua nel vicino Veneto se la prende con i Pfas, gli inquinanti presenti nelle acque del Grande Fiume.
“Stiamo andando verso la dismissione delle centrali di potabilizzazione che pescano dal Po. Perché quelle del Po? Abbiamo fatto le nostre valutazioni e si tratta di una scelta che va nella direzione della minimizzazione del rischio sulle fonti prese in esame in base alla possibilità di essere inquinate”.
Questa è la dichiarazione di Monica Manto, direttore di Acquevenete. Ed a peggiorare le cose, sempre secondo i veneti, c’è il C604, altro inquinante, di nuova generazione. Insomma sul Veneto non riescono a venirne a capo e così pensano di smettere di pescare acqua dal Po, troppo inquinato, troppo rischioso per la popolazione.
Pareva che i viaggi fatti a Roma nei mesi scorsi da parte dei politici Veneti potesse risolvere qualcosa ma a quanto pare non è arrivato nulla. E noi ferraresi? Da noi, come sempre, nessun allarme, nessuna dichiarazione di pericolo. Il cadf, che gestisce l’acqua che arriva nelle nostre case, garantisce che l’acqua che sgorga dal rubinetto è potabile, la si può bere tranquillamente.
E al contrario propone una pubblicità assidua che invita a berre l’acqua del rubinetto.
Le centrali di Ro e Serravalle, con i loro filtri a carbone, garantiscono acqua pura. Quindi per noi, della destra Po, nessun pericolo. Anzi, il Cadf annuncia investimenti importanti.
“Si tratta di investimenti consistenti – spiega il Cadf – che ogni anno inseriamo a bilancio, con l’obiettivo di effettuare interventi in grado di ammodernare e rendere più efficienti le reti che gestiamo, sia idrica che fognaria”.
Tra questi sono in evidenza i lavori a Serravalle: 70mila euro per l’installazione di un impianto fotovoltaico, 70mila euro per installazione di filtri a monte dello scarico e 50mila euro per altri lavori.
A Ro: 70mila euro per la sistemazione di filtri a sabbia, 40mila euro per la sostituzione di due ossidatori, 168mila euro per interventi di manutenzione straordinaria sulla rete di distribuzione.
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