06/11/2024
LeOpinioni

VIETATO AMMALARSI PRIMA DI UNA FESTA… – di Leonardo Peverati –

Dopo il 25 Aprile abbiamo archiviato anche il ponte del 1° Maggio e c’è una notizia: domani i medici di famiglia, saranno tutti presenti nei loro ambulatori. Ma che notizia è!? Si perché non li vedevamo da un po’!

Più che una notizia infatti, è una presa d’atto di una “regola”, di un “sistema”, forse sulla base di una convenzione con le USL, non so! Fatto sta che, per il medico di famiglia, ogni giorno “PRE FESTIVO” del calendario, è un giorno di ferie, di festa.

Tutti ne parlano, spesso non condividono e si chiedono il perché, ma nessuno dice niente.

Il senso di una cosa del genere non è ben comprensibile, specie in comuni dove si è intrapreso un cammino di “medicina di gruppo”, dove cioè le risorse mediche operano in stretto contatto e in stretta collaborazione reciproca.

Ma ahimè, credo che sicuramente sarò io, ancora una volta, a non capire e magari da domani qualcuno tenterà di spiegarmene le motivazioni.
Io, nel mentre, provo a cercare da qualche parte, se esistono in Italia altre categorie di lavoratori o professionisti che seguono la stessa prassi.

p.s. Chi crede che io sia uno poco riconoscente del valore della classe medica si sbaglia.
Sicuramente non stimo quei medici che della loro professione ne fanno unicamente una fonte di guadagno senza cuore.
Mi riferivo più che altro alle regole addirittura imposte da chi la sanità la governa. A Berra abbiano perso servizi specialistici, impediamo ai nostri medici di fare ambulatorio il sabato mattina a favore della guardia medica. A regime, mi sapete dire cosa abbiamo guadagnato con la “medicina di gruppo”?
C’è qualcuno che si è accorto di un entusiasmante cambio dei servizi sanitari?
Molto è lasciato al buon cuore di chi vi opera: troppo poco, se non addirittura ingiusto!
Vi sono stati risparmi? Qualcuno sa come funziona l’H12 di Copparo e quanto ci costa… e per quali servizi in più, di quelli che avevamo un tempo, sia stato fatto? E questa trovata copparese, perché influisce e chiama in causa anche i nostri medici di famiglia del comune?
Domande, quante inutili domande, dirà qualcuno. Certo, ma altrettanto inutili saranno le solite eventuali risposte: tanto l’utente se non è soddisfatto, s’arrangia!

Leonardo Peverati

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