Serravalle. Non ho mai avuto paura del Po, del “Grande Fiume”.
Ci sono nato in mezzo: mi ha accompagnato per 14 interi anni della mia vita e… anche quando con la sua “forza e prepotenza” faceva male a chi abitava quelle golene, io non l’ho mai odiato.
Non l’ho mai temuto e non lo temo il PO e questo perché l’ho sempre considerato amico e, in quanto amico, l’ho sempre rispettato.
Temo invece quelli che non lo rispettano, magari perché non lo conoscono.
Mi sa dire qualcuno cosa girano a fare tutti quei mezzi sull’argine maestro che, a loro dire, controllano la situazione della piena? Il Po non tracima da queste parti!! I “fontanazzi” (sappiamo tutti cosa sono) non si vedono stando su un “gippone” in cima all’argine.
Le ronde, le famose care “RONDE” servono!! Quegli uomini e donne che, camminando sotto le spalle degli argini, controllano che non vi siano infiltrazioni pericolose.
Mi è stato detto in un consesso pubblico, che le ronde del Po fanno parte di una “visione romantica” d’altri tempi. Un po’ di romanticismo per questa forza della natura, a dire il vero, mi appartiene, ma nel 2000, al Contuga, non ho visto nulla di romantico.
Leonardo Peverati
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