sabato, Luglio 27, 2024
Storia

L’ASILO INFANTILE MINGHETTI

L’Asilo Infantile “Minghetti”, denominato anche Scuola Materna Parrocchiale “Minghetti””. La sua storia data a partire dalla fine del 1908, quando il parroco-abate don Pio Minghetti, già molto anziano, lasciava la parrocchia e si ritirava nella sua casa di famiglia in Romagna. In quegli anni, tormentati dalla miseria e dall’ignoranza che dominavano incontrastate nella bassa pianura del Po, l’arcivescovo di Ravenna lanciò un appello ai sacerdoti perché nei paesi venissero eretti questi centri di educazione per i bambini. La situazione era infatti estremamente particolare: tranne qualche centro importante, gli asili infantili mancavano del tutto nel territorio foraneo della diocesi. Don Minghetti, nel periodo in cui era stato alla guida della nostra comunità, aveva maturato un credito con l’allora fornace Carini, credito che ammontava alla cospicua somma di lire 35.000. La direzione della fornace non era in grado di liquidarlo ed allora, su suggerimento di don Giuseppe Minguzzi, subentrato nel frattempo al Minghetti, don Pio si fece pagare con materiale che sarebbe stato destinato interamente alla costruzione di un asilo infantile. Due sarebbero stati i vantaggi: don Minghetti avrebbe legato il suo nome a Serravalle, ed avrebbe ben meritato la benedizione del Signore avendo favorito e in notevole parte finanziato il sorgere di questa benefica istituzione. La proposta di don Minguzzi venne accettata di buongrado anche dall’amministrazione della fornace, che vedeva in questo modo svanire ogni preoccupazione circa l’estinzione del debito.

Dopo alcuni mesi di trattative, ed altri dedicati allo studio e alla progettazione dell’edificio, nell’estate del 1912 fu posta la prima pietra dell’Asilo in quell’appezzamento a fianco della chiesa che fino ad allora era stato l’orto della parrocchia.

La “Rivista Diocesana” (n. 11, anno II, novembre 1912, p. 231), nella cronaca della diocesi, dava notizia che lo stato di avanzamento dei lavori poteva dirsi ormai a buon punto:

“(…) Da Serravalle ci giunge notizia, che mercé la generosità dell’Abate D. Pio Minghetti e l’intraprendenza di D. Giuseppe Minguzzi la costruzione del nuovo edificio [dell’Asilo] è al secondo piano”.

Nella primavera del 1913, i lavori furono terminati. Il 12 giugno di quello stesso anno arrivarono le suore della Congregazione della S. Famiglia di Castelletto del Garda, accolte dalla popolazione con manifestazioni di gioia e di entusiasmo. Il desiderio di tanti, le fatiche delle trattative e del reperimento dei mezzi di integrazione finanziaria della spesa (non dimentichiamo che per l’erezione dell’Asilo concorsero anche molti parrocchiani) avevano trovato in quel giorno la loro felice conclusione. Non mancavano che la benedizione e l’inaugurazione ufficiale. Il 22 giugno 1913, alla presenza dell’arcivescovo di Ravenna mons. Pasquale Morganti, l’Asilo Infantile di Serravalle veniva solennemente inaugurato ed intitolato a don Pio Minghetti.

La “Rivista Diocesana” così commentava:

“Nell’ultimo fascicolo davamo la consolante notizia dell’apertura dell’Asilo di Gambellara, oggi con non minor soddisfazione, annunciamo che anche a Serravalle l’Asilo è opera fatta. Il giorno 12 corr. vi arrivarono le RR. Suore della S. Famiglia accolte dal popolo in vero trionfo; e domenica, 22 corr. ebbe luogo la solenne inaugurazione dell’Asilo, alla presenza di S. Ecc. Mons. Arcivescovo che benedisse i locali e non poté tacere una parola di viva congratulazione al Rev. D. Giuseppe Minguzzi che ne fu l’ideatore e alla cui intraprendenza si deve la benefica istituzione, al Rev.mo Don Pio Minghetti, Abate di Serravalle, che ne diede in gran parte i mezzi, alla popolazione che con simpatia e con collaborazione ne agevolò la riuscita. In un anno e mezzo è il 4° Asilo che si apre in Diocesi” (dalla “Rivista Diocesana”, n. 6, anno III, giugno 1913, p. 108).

Potremmo egualmente distribuire il merito di questa benefica istituzione fra don Minghetti, don Minguzzi che ebbe la felice idea di offrire alle giovani generazioni di Serravalle un ambiente di sana educazione religiosa e civile, attraverso l’esempio e l’opera delle suore, ai valori dell’umanesimo cristiano in una zona travagliata da problemisociali e politici, tipici del primo Novecento, ed una larghissima parte della popolazione che in quegli anni, con vero spinto di sacrificio e di collaborazione, optò per una scelta di fede e di educazione i cui benefici influssi sono sotto gli occhi di tutti.

Dal lontano 13/6/1913, giorno in cui le suore della Sacra Famiglia presero in consegna la conduzione dell’Asilo di Serravalle, sono passati più di 13 lustri: intere generazioni di Serravallesi hanno trovato nei locali dell’Asilo la prima educazione e assistenza che non potevano essere garantite “in toto” dalla famiglia. Per ogni serravallese, quindi, l’Asilo o la Scuola Materna sono stati motivo di orgoglio e, più ancora, di impegno morale, spirituale e materiale per la crescita della istituzione e per il suo sostentamento.

Nel celebrare il 40° anniversario di fondazione dell’Asilo “Minghetti”, il parroco-abate d’allora, don Giuseppe Fabbri, così scriveva ai suoi parrocchiani attraverso le pagine di uno dei primi giornali che raccontavano la vita della nostra comunità:

“Tempo fa, assistei un buon vecchio nella sua ultima malattia, e lo preparai al gran passo verso l’eternità. Lo invitai a dire qualche preghiera, a farsi il segno della croce, ed egli: “Non so nulla, non so far nulla. Sono stato in valle, sono cresciuto in valle, non mi hanno mai insegnato niente”. Mi faceva pena, povero buon vecchio, e pensavo al gran dono che è l’Asilo per un paese e nel mio cuore ne ringraziai il Signore”.

Aggiungere ogni altra parola di commento sarebbe inutile. Certo è che la validità di una simile istituzione, del suo cammino storico in mezzo alla nostra popolazione, devono suscitare in tutti sentimenti di rispetto e di gratitudine. Nel suo articolo indirizzato alle mamme di Serravalle, nell’ottobre 1955, don Fabbri così proseguiva:

“Vorrei illustrarvi tutto il bene che l’Asilo opera in un paese; vorrei stimolarvi a sentimenti di viva gratitudine verso chi ha dato l’Asilo a Serravalle, verso chi l’ha mantenuto in vita, verso chi, con umile e costante dedizione, ha prestato cure più che materne alla cara e gaia innocenza serravallese. Mi limito solo a dirvi: “Mamme, l’Asilo per i vostri figli è tutto: è l’Asilo” dove essi vengono custoditi mentre voi andate in campagna a guadagnarvi il pane. E “scuola” dove imparano le prime nozioni del sapere, l’ubbidienza, la sincerità, la bontà, la gentilezza, la purezza. È “tempio” dove imparano a pregare e amare Dio e la Madonna”.

E nell’altro articolo, dedicato alla grande opera di bene svolta dalle suore, si può leggere:

“Vita di sacrificio, quindi, quella delle Suore, e di dedizione per i bambini che esse circondano di affetto materno. Vita silenziosa, sempre uguale, senza svaghi; e quando alla sera il paese si anima tutto di luci e di vita e i pubblici locali si affollano di gente che si diverte, le Suore si raccolgono in preghiera. La preghiera è la loro forza, il loro sollievo. Hanno rinunciato volontariamente ad un affetto umano e a Dio hanno consacrato il loro cuore. Gesù, lo Sposo, lo cercano nella preghiera, dove trovano il segreto di amare i piccoli innocenti, di additare alle giovanette la via dell’onestà, di tirare avanti in una vita di tanto sacrificio, che alle volte sa di eroismo. (…) Grazie, buone Suore, grazie di tutto! Sono quarant’anni che vivete fra noi; per noi siete un monito di bontà; per i nostri bimbi siete gli angeli amorevoli. Iddio faccia che la vostra meravigliosa opera di bene sia più conosciuta, più apprezzata. Per quanto avete fatto e state facendo per noi, siate bene- dette!”.

E bene ricordare che nel periodo compreso fra le due Guerre e nel secondo immediato dopoguerra funzionò un Comitato pro-Asilo, di cui fecero parte, oltre al parroco, anche esponenti ed Autorità locali a volte di estrazioni politiche diverse. In quegli anni vennero eseguiti molti lavori: tra tutti il più importante fu la costruzione dell’impianto del gas metano per la cucina, ma furono eseguiti pure restauri nella parte vecchia del fabbricato, vennero tinteggiate più volte le aule e le stanze dell’abitazione delle suore, acquistati materiali per i giochi dei bambini e per le attività strettamente didattiche. Durante il periodo della Liberazione e per qualche anno ancora, presidente del Comitato pro-Asilo fu il sig. Cattani Virginio, quindi il direttore didattico dott. Altiero Leoni. L’Asilo divenne senza dubbio un punto di riferimento e di assistenza alla fine degli anni ’40 in collaborazione con il Comitato U.N.R.R.A. (di cui facevano parte il sindaco, il medico ed il sacerdote) e durante la piena del 1951, accogliendo gli sfollati del Polesine vene- to invaso dalle acque del Po. Il Comitato dell’Asilo era anche organizzatore delle sagre paesane del 4 ottobre poiché il ricavato delle tombole o delle lotterie veniva assegnato all’Asilo per il sostentamento delle suore e per un sempre miglior esercizio dell’attua didattica. Se la popolazione serravallese è sempre stata solerte alla risoluzione dei problemi dell’Asilo lo dobbia- mo anche alle iniziative che vennero svolte di volta in volta dal parro- co, dalle suore, dalle giovani della parrocchia, dai mèmbri del Comita- to. È stato così un continuo susseguirsi di lavori, eseguiti col contribu- to della parrocchia, ma anche di quanti hanno avuto a cuore il nostro Asilo: nel 1955 venne ampliato a tutto l’edifìcio l’impianto dell’acqua corrente e costruita una sala che divenne accogliente refettorio dei bambini; nel 1956 furono acquistati 30 tavolini in formica a necessario completamento dell’arredo. Nei primi mesi dell’anno successivo ini- ziarono i lavori per costruire una nuova aula e, nel 1958, con una spesa di lire 1.100.000, si resero più accoglienti i locali, si restaurarono laddove era necessario e si completarono vari impianti. Nel 1959 la parte vecchia necessitava di opportuni interventi di restauro: rifacimento dei soffitti ormai cadenti o pericolanti, completamento del restauro iniziato l’anno precedente, tinteggiatura dei locali. Il parroco-abate, rivolse un caldo appello alla popolazione affinchè contribuisse alla realizzazione dei lavori. Si raccolsero numerosissime offerte, e il 4 ottobre 1960, ultimati i lavori in muratura, sistemati i nuovi serramenti e terminata la posa del nuovo impianto elettrico, l’Asilo Infantile “Minghetti” veniva inaugurato con una solenne cerimonia. Il 6 giugno 1961 mons. Salvatore Baldassarri, arcivescovo di Ravenna, inaugurò e benedisse la nuova chiesina ricavata da una stanza precedentemente usata come scuola di ricamo delle giovani. La grande sala, luogo di gioco dei bambini, ma anche importante sede per gli incontri, raduni, riunioni e manifestazioni varie delle associazioni cattoliche della par- rocchia, poteva essere ormai trasformata in sala cinematografica ricavando lungo il muro a sud un attrezzato palco in muratura per le rappresentazioni dei bambini e dei ragazzi nelle occasioni di feste particolari. Nel 1965 questi progetti trovarono compimento offrendo così all’Asilo ma pur anche alla parrocchia una sala confortevole e ben attrezzata.

Nel 1966 venne ultimato l’impianto di riscaldamento dell’Asilo, cui si aggiunsero alcuni locali delle associazioni che ne erano sprovvisti.

Con l’arrivo del nuovo parroco-abate don Silvio Padovani, iniziarono studi e progetti per dare all’Asilo Infantile di Serravalle una nuova sede, più consona alle esigenze di capienza, cambiando fra loro i locali del bar AGLI e dell’Asilo. Dopo qualche anno di contatti con espetti ed Autorità, al fine di ricevere consigli e contributi, nel 1969 l’opera venne solennemente inaugurata. Il 2 agosto, alla presenza di mons. Natale Mosconi, arcivescovo di Ferrara, che celebrò la santa messa e benedisse i nuovi locali, si inaugurò la nuova attuale sede dell’Asilo di via don Minzoni e da allora denominata “SCUOLA MATER- NA PARROCCHIALE ,,Minghetti”, alla presenza del Prefetto di Ferrara, del Provveditore agli Studi, della Supcriora Generale delle Piccole Suore della S. Famiglia, del Direttore Didattico dott. Altiero Leoni, del Vice-Sindaco del Comune di Berrà, e degli insegnanti delle locali scuole elementari.

Da allora la Scuola Materna parrocchiale, ospitata in nuovi e più accoglienti locali, non ha interrotto la sua preziosa attività, ma anzi ha dimostrato di presentarsi sempre più come centro educativo qualificato e didatticamente attrezzato.

(Attualmente l’Asilo Minghetti non è più operante, ndr)


ELENCO DELLE SUPERIORE CHE HANNO RETTO IL NOSTRO ASILO DALLA FONDAZIONE AD OGGI

SUOR IRMINA BRUNI
SUOR DELFINA TARTAGLIA
SUOR NEMAGINDA MAINO
SUOR ANGIOLETTA MAINO
SUOR FERDINANDA EUTELLI
SUOR ERMINIA GRITTI
SUOR EMERICE DELISE
SUOR DIOGRAZIA SEMBENINI
SUOR NELLA GRASSI
SUOR DAVIDA GAGLIARDI
SUOR ODILIA SCARDOVELLI
SUOR ERMENILDE BARBANTI
SUOR CLEMENTE REBECCATO
SUOR IVANA CATINI
dal 10/6/1913 al 28/2/1921
dal 28/2/1921 al 28/9/1931
dal 28/9/1931 al 24/4/1936
dal 24/4/1936 al 25/9/1941
dal 25/9/1941 al 17/4/1942
dal 17/4/1942 al 2/5/1942
dal 2/5/1942 al 12/4 1946
dal 12/4/1946 al 7/10/1952
dal 7/10/1952 al 26/3/1954
dal 26/3/1954 al 18/12/1956
dal 20/12/1956 al 1/10/1962
dal 1/10/1962 al 20/2/1963
dal 7/3/1963 al 20/10/1972
dal 21/10/1972

SUORE DELL’ASILO INFANTILE DI SERRAVALLE DECEDUTE E SEPOLTE NEL CIMITERO DI SERRAVALLE:SUOR IRMINA BRUNI (di anni 41, morta il 28/2/1921)
SUOR AGNESANGELA MORA (nata a Schilpario il 17/10/1927 e morta in Serravalle il 28/8/1948)
Nel cimitero di Serravalle è pure sepolta SUOR ANGELA BELTRAMINA Rizzo nata il 17/8/1902 e deceduta il 15/11/1956.

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