Riva del Po – Nella seduta consiliare del 27 dicembre, ultima del 2023, l’assise di Riva del Po ha approvato all’unanimità il “Patto per la casa” (fino ad ora pare siano solo 5 i comuni della provincia ferrarese ad averlo fatto), un passo importante, fondamentale, per poter accedere ai contributi regionali.
Il fine è quello di dare una risposta all’emergenza abitativa che riguarda i comuni dell’Emilia-Romagna: 7 milioni di euro per calmierare gli affitti e aumentare gli immobili disponibili, contributi fino a 10mila euro in 5 anni per gli inquilini, garanzie e incentivi per i proprietari.
Un programma sperimentale che punta ad ampliare l’offerta di alloggi a canoni concordati o più bassi di quelli di mercato, attraverso il riuso del patrimonio edilizio esistente o comunque che richiedono interventi di manutenzione di modesta entità, per incentivare i proprietari ad un affitto medio-lungo e a canone contenuto gli immobili oggi vuoti o destinati ad affitti brevi.
Un programma che avvantaggia gli inquilini ed i proprietari, grazie all’erogazione di un contributo fino a 10 mila euro in 5 anni per ogni alloggio. Con il Patto per la Casa gli inquilini vengono aiutati a pagare l’affitto di casa che verrà ridotto dalle risorse messe in campo dalla Regione con l’obiettivo di non superare l’incidenza del 15-20% dell’affitto sul reddito mensile familiare.
Inoltre, per incentivare i proprietari che mettono a disposizione gli alloggi vuoti per almeno cinque anni a canone concordato, sono previste garanzie sul puntuale pagamento del canone di locazione e sul rientro in disponibilità dell’alloggio, possibile riscossione anticipata di alcune mensilità, fondi di garanzia su eventuali morosità, oltre a vari vantaggi sui costi di attivazione e gestione del contratto e alle agevolazioni fiscali sull’IMU previste dalle norme in vigore e quella agevolata stabilita dagli amministratori di Riva del Po. Importante il valore Isee, necessario per conteggiate l’affitto e gli incentivi.
La riduzione dell’affitto può arrivare fino a 2 mila euro l’anno per gli inquilini con Isee tra i 9 mila e i 20 mila euro e a 1.500 euro nel caso di Isee compreso tra i 20 mila e i 35 mila euro.
Per l’attuazione del progetto saranno importanti le mosse dell’amministrazione comunale, la cui effettiva realizzazione è affidata a loro specifiche iniziative degli enti locali, con il coinvolgimento dei proprietari degli alloggi, associazioni di inquilini, enti del terzo settore e altri soggetti pubblici e privati gestori di immobili, comprese naturalmente le Acer territoriali.
A questo punto occorre attendere la pubblicazione del “solito bando” che il primo cittadino di Riva del Po ha annunciato perbi primi mesi del nuovo anno.
(red)
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