Guarda – Si terrà domenica 22 ottobre alle ore 16 presso la sede del Museo dei Mestieri Antichi, in via Repubblica a Guarda, la presentazione del libro di Mauro Poletti “La frontiera padana”.
L’avvincente storia della conquista e della colonizzazione romana della valle del Po”, appuntamento organizzato dal Gruppo Archeologico Ferrarese, dalla proloco Terre Bacchelliane, dalla Nuova Associazione Guarda, con il patrocinio del comune di Riva del Po. Mauro Poletti è venuto a mancare nel luglio del 2020: un infarto lo ha stroncato proprio alla vigilia di una delle sue presentazioni del libro.
La sua opera verrà presentata dal professor Diego Cavallina, socio del Gruppo Archeologico Ferrarese: sarà presente la moglie dell’autore, la presidente del gaf Letizia Bassi, mentre Liviano Palmonari, ispettore onorario per la Soprintendenza Archeologia, farà un aggiornamento sulle ultime scoperte del territorio.
Sarà un’occasione importante per conoscere una storia avvincente sulla “conquista” della Pianura Padana da parte di Roma e sul successivo processo di romanizzazione di questa importante area del territorio italiano, sottraendola alle popolazioni celtiche, transalpine e cartaginesi. Il volume, che dispone di una significativa prolusione di Nicola Cassone, svela le fasi più critiche del passaggio di questi territori sotto l’ala romana e induce a considerazioni sul lascito che ci è stato affidato.
Il lavoro di Mauro Poletti ha già incontrato numerosi riconoscimenti, non ultimo una recensione sulla nota rivista “Archeo” – prima rivista in Italia di divulgazione del mondo dell’archeologia – a firma di Stefano Mannini:“Nelle note di copertina al volume si legge che il suo autore ha sempre coltivato la passione per la storia di Roma antica ed è proprio questa la carta vincente dell’opera: Mauro Poletti, infatti, ripercorre l’articolata storia della romanizzazione della regione padana con impeccabile rigore documentario, ma riesce a trasmettere la corposa mole di notizie e dati archeologici in maniera vivace e accessibile. Con l’occhio sempre attento alle fonti, La frontiera padana offre un modello esemplare di divulgazione”.
Al termine è previsto un piccolo rinfresco per tutti i presenti.
(dmb)
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