martedì, Maggio 14, 2024
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RIVA DEL PO – LO SFALCIO DELL’ERBA E’ UN PUNTO DEBOLE DI QUESTA AMMINISTRAZIONE COME LO ERA PER QUELLE DI BERRA E RO – COSA C’E’ CHE NON VA E NON SI RIESCE A SISTEMARE?

Riva del Po – Parlare di sfalcio del verde pubblico nel comune di Riva del Po c’è solo da farsi venire la gastrite. L’erba pullula ovunque non lasciando spazio alla fantasia e nemmeno alla visibilità di chi percorre le strade, mettendo a serio rischio la sicurezza. Non passa giorno che qualche cittadino segnali zone dove l’erba alta provoca disagi o comunque una visuale “pericolosa” per il bene della sicurezza stradale. Eppure la recente delibera per l’assegnazione dello sfalcio del verde pubblico sembrava essere la soluzione ad ogni problema, che da anni affligge il comune di Ro e Berra prima e di Riva del Po ora.

I punti deboli sono sempre gli stessi, a partire dalle rampe di accesso ed uscita da via Dazio a Ro e che vanno sul Ponte che porta a Polesella, nel Veneto, sfalciate in questi giorni ma che fino ad ira hanno provocato lamentele, fisshi e proteste tra gli automobilisti. Ma sono anche altre le zone “indagate”, come quella di via Ponte Forcelle.

“Erba alta e fitta in una strettoia non segnalata – segnala la consigliera Daniela Simoni – Una combinazione micidiale. Questo tratto è ogni volta un terno all’otto per chi transita. Oggi è toccato a me. Ho evitato uno scontro per un soffio perché impossibile vedere il fronte e nonostante io mantenga un andamento sempre molto prudente l’auto nel senso opposto di marcia è arrivata con velocità sostenuta senza un minimo di preavviso visivo. Mio figlio in auto con me ha trattenuto il fiato e la fortuna ed i riflessi hanno evitato il peggio. Mi chiedo se questo stato di incuria di abbandono e di indifferenza troverà mai una definizione”.

Anche alcune aiuole in questo periodo sono vigorose di verde: a qualcuno non dispiace più di tanto. Nel mentre la ditta titolare dello sfalcio sta procedendo con il taglio dell’erba, ma a vedere sembra che terminato il giro sarà già ora di ripartire, perché il territorio da sfasciare è molto ampio. Naturalmente in questo “ginepraio” ci cadono dentro anche quei tratti su territorio comunale e di competenza della provincia, anch’essa in ritardo con lo sfalcio.

(red)

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