martedì, Maggio 14, 2024
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BERRA – LA GIUNTA RISPONDE(?) ALLE INTERPELLANZE DI DANIELA SIMONI – DALLA PAGINA FACEBOOK DELLA CONSILIERA DI GENTE DI RIVA DEL PO

RISPOSTA AD INTERPELLANZA DI GENTE DI RIVA DEL PO AD OGGETTO IL DECORO URBANO 

Ieri sera, 26/07/2022, in Consiglio Comunale l’assessore Pozzati ha risposto ai quesiti della mia interpellanza. Ho chiesto in quella sede di avere copia della nota scritta ma mi è stato risposto che sarà allegata alla Delibera di Consiglio Comunale pubblicata sul sito istituzionale (non so in che tempi) e quindi di andarmela a vedere la. Perciò appena pubblicata, la condivisione integrale sulla mia bacheca sarà come al solito garantita.
Nel frattempo voglio però anticipare che il riscontro politico che ho ottenuto è riferibile solo ed esclusivamente all’aspetto della manutenzione, a ben vedere ordinaria, delle strade, delle aree comuni e verdi, quindi il tema trattato è stato quello dello spazzamento e degli sfalci.

Nello specifico: 38 ore in più di spazzamento manuale (si passa dalle 83 alle 121)  e 26 sfalci tra gestore e risorse proprie comunali (7 aree verdi, 8 aree scolastiche, 7 aree golenali e 4 strade comunali). Un riferimento anche all’Albo dei Volontari inteso come forza lavoro volontaria ad integrazione dell’apporto dell’ente comune. Ma il decoro pubblico non sta tutto qui. Parte da qui ma c’è molto di più.

Purtroppo invece nessun minimo cenno di volontà politica intesa alla riqualificazione e all’abbellimento delle aree urbane. La nostra realtà territoriale ha spazi dimenticati e in stato di abbandono, da valorizzare in modo creativo e funzionale. In questi ultimi anni, il cd. street furniture ovvero l’arredo urbano sta diventando un complemento indispensabile per restituire gli spazi alle persone. L’arredo urbano diventa parte integrante dell’ambiente, assumendo un altissimo valore soggettivo.

Una panchina, ad esempio, può trasformarsi in luogo per ascoltare musica, dove riposare e godere dell’area circostante, un punto d’incontro. Per questo motivo, gli elementi di arredo urbano devono essere concepiti come parte integrante della progettazione di nuovi spazi che deve tenere conto dello spazio fisico e del contesto culturale e sociale in cui si opera.

Una buona progettazione studiata e integrata, mentre valorizza gli spazi sociali pubblici, può migliorare l’estetica di un contesto sociale ma anche la qualità di vita dei suoi abitanti. Infatti,  i complementi di arredo, oltre ad una corretta gestione delle aree pubbliche, svolgono una funzione identitaria e concorrono a definire l’immagine di un luogo, i principali sono: cestini, giochi per bambini, barriere pedonali, panchine, aree verdi, fioriere, lampioni e corpi illuminati, espositori, bacheche. Tutti questi oggetti servono a completare il disegno urbanistico e architettonico di aree di sosta, parcheggi, aree verdi, percorsi ciclistici e pedonali, parchi per bambini. Questi elementi abbelliscono e rendono gli spazi più vivibili. Stimolano le persone ad avere più cura delle zone in cui trascorrono parte della giornata. Spesso, infatti, chi ne usufruisce, si sente maggiormente responsabilizzato consapevole e coinvolto nella gestione di questi spazi comuni.

I vantaggi di un buon arredo urbano:
•permette alle persone di vivere meglio nell’ambiente che le circonda;
•favorisce gli scambi e la socializzazione;
•decora e abbellisce le aree comuni;
•contribuisce a creare un’immagine coordinata della città;
•valorizza gli spazi degradati e rivalutare le aree periferiche;
•stimola il turismo;
•crea un senso di appartenenza.
L’arredo urbano non è solo composto da una serie di elementi, ma è un insieme di valori. Ed è proprio dai valori che bisogna ripartire per creare spazi di socialità e città vivibili.

In foto alcuni esempi, degli infiniti che potrei portare alla vostra attenzione:
– Le 50 panchine letterarie di Londra, per promuovere la lettura in strada: a forma di libro aperto decorate da illustratori ed artisti locali.
– Le 7 panchine letterarie di Macchiagodena (IS): a forma di libro celebrano la cultura, versi di Alighieri, Gianni Rodari, due articoli della Costituzione Italiana oltre a Pennac.

Per ora noi ci limitiamo a spazzare ed a sfalciare nell’attesa di tempi migliori.

TRATTO DALLA PAGINA FACEBOOK DI DANIELA SIMONI

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