Così recita un post in Facebook di Daniela Simoni, Consigliere Comunale di minoranza di Riva del Po:
TARIFFE CLARA del 2022 comparate al 2021
Dall’analisi di questa tabella si rileva che…
1 – la PARTE FISSA della Tariffa, ovvero la quota parte della Tariffa relativa alle componenti essenziali del costo del servizio riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti, nonché ad altri costi di esercizio non ricompresi nella parte variabile della Tariffa oltre ai costi destinati al godimento collettivo di un ambiente pulito e alla tutela dell’ambiente, che tiene conto della superficie dell’immobile e dei componenti del nucleo familiare, è leggermente diminuita; così come anche gli euro per litro dell’umido e del non riciclabile;
2 – la PARTE VARIABILE, ovvero la quota parte della Tariffa che comprende i costi rapportati alla quantità di rifiuti conferiti, ai servizi forniti e all’entità dei costi di gestione,
è letteralmente raddoppiata.
Questo ha comportato un aumento in fattura che oscilla dai 10 ai 15 euro per la maggioranza (ma non tutte) delle famiglie di Riva del Po.
Le tariffe sono state approvate a maggioranza dal Consiglio Comunale locale.
Tutto come solito e come dovevasi dimostrare.
I debiti vanno ripianati e CLARA ne ha in abbondanza e da vecchia data: chi li ha fatti, ovviamente, non ha colpe.
Chi ha fatto scelte sciagurate con la “differenziata spinta” per questo territorio non ha colpe. Scelta priva di buon senso, costosa per i mezzi e personale necessari. Scelta, che per stessa ammissione dell’attuale Amministratore Delegato fatto in un Consiglio Comunale di Riva del Po, non è idonea per ben il settanta per cento del territorio comunale, esteso e poco abitato.
Insomma, nessuno è responsabile di un disastro come quello di CLARA, ma chi paga sono sempre quelli, gli utenti che specie nell’ultimo periodo hanno visto addirittura ridurre i servizi inerenti al ritiro dei rifiuti.
Quali soluzioni? Non saprei sinceramente: quando la politica mischia le carte come in questo caso e nel caso delle aziende pubbliche, il groviglio che ne esce è allucinante.
Il business dei privati sullo smaltimento dei rifiuti è uno dei più redditizi al mondo; quello di CLARA ora e di AREA prima (la ricordate?), sta viceversa nel produrre debiti e costi assurdi.
4/07/2022
Leonardo Peverati
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