Berra – Non ce l’ha fatta Vittorino Ferroni, l’81enne di Berra che da tempo lottava contro il Coronavirus e che “Il giorno di Pasqua hai deciso di prendertelo in cielo con Te. Fai buon viaggio Nonno. Questa agonia è finita. Fin ché campo verrò sempre a trovarti”.
Una vicenda dal triste epilogo, raccontata dal nipote Nicola, legatissimo al nonno, “Che mi hai cresciuto come un Figlio – scriveva alla vigilia di Pasqua – e che ora hai la vita appesa ad un filo, attaccato ad un respiratore. Spaventato, sofferente, in solitudine. Questo incubo non lo auguro nemmeno al peggior nemico”.
E così il decano della famiglia Ferroni non è riuscito ad uscirne fuori: si è spento all’ospedale di Cona, dove era ricoverato da tempo per aver contratto il covid-19. Il suo nome, Ferroni, è legato al settore dell’alimentazione: per anni titolare dell’omonimo negozio di generi alimentari, al quale subentrò una delle figlie con il genero (chiuso tempo fa per quiescenza), è poi passato alla distribuzione di prodotti per pizzeria e conosciuto anche nel bolognese e vicino Veneto per il gelato artigianale.
Da quando era andato in pensione la sua attività è proseguita dagli eredi: gli altri due figli. Ferroni da qualche settimana lottava contro il male del secolo, che aveva colpito l’intera famiglia. Undici persone contagiate, 3 generazioni, che hanno contratto il Coronavirus e che hanno dovuto ricorrere alle cure sanitarie per poterne uscire, portandosi dietro i postumi e gli acciacchi che lascia questa malattia.
Ma resta il pianto per il nonno Vittorino, che si è spento il giorno di Pasqua. Tutto il paese si è stretto attorno alla famiglia Ferroni a dimostrazione di affetto nei confronti di “una persona tutta d’un pezzo e mai fuori posto”.
Il funerale è fissato alle ore 14,30 di venerdì 9 aprile nella chiesa di San Rocco a Berra.
(d.m.b.)
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