venerdì, Aprile 26, 2024
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POLESELLA – DELITTO DI VIA MAYER – AFFIDATE AI RIS DI PARMA LE INDAGINI SUI DUE COLTELLI RITROVATI SUL LUOGO DEL DELITTO – PERIZIA PSICHIATRICA PER ROSANGELA DEL SANTO PRESUNTA OMICIDA

Polesella – Saranno i Ris di Parma a stabilire se i due coltelli ritrovati sul luogo del delitto sono stati usati per l’omicidio e comunque a quale titolo.

Un accertamento tecnico irripetibile commissionato per l’11 marzo ai carabinieri del noto Reparto Investigazioni Scientifiche. Al centro dell’accertamento tecnico c’è Rosangela Dal Santo, 57 anni, la donna che, secondo le attuali ricostruzioni, avrebbe accoltellato e ucciso il compagno Costantino Biscotto, 55 anni, nella abitazione che dividevano in via Mayer a Polesella. Spetterà quindi ai Ris di Parma trovare eventuali tracce di Dna, per capire chi li abbia maneggiati e chi abbiano colpito.

I fatti risalgono al 26 gennaio scorso e si sarebbero svolti verso le 8.30 del mattino: successivamente la donna avrebbe messo in atto il tentativo di suicidio, verso le 20.30, nel garage di casa, venendo salvata dai vicini. Portata in ospedale, le sono state trovate anche ferite da taglio, che hanno reso necessaria una operazione chirurgica. Da qui, la necessità di approfondire e chiarire cosa sia accaduto in casa: se c’è stata una lite, come sia andata e se si sia trattato di una aggressione unilaterale o meno.

L’esperto, incaricato ieri (mercoledì 3 marzo) dal Giudice su richiesta del Pubblico Ministero, dovrà verificare se le condizioni psichiche della donna le consentano di partecipare in maniera consapevole al processo; se al momento del fatto che le viene attribuito fosse in grado di intendere e di volere; se risulti socialmente pericolosa e se le sue condizioni di salute siano compatibili con la detenzione in carcere.

Infatti la signora, dopo una prima fase di “arresti domiciliari ospedalieri”, appena dimessa dall’ospedale è stata trasferita in carcere. L’ipotesi reato per la quale ora si procede è omicidio volontario aggravato. A difendere la donna è l’avvocato Gianni Morrone di Padova, mentre la sorella dell’ucciso, parte offesa nel procedimento, è tutelata dall’avvocato Steri di Gallarate e dal collega Luca Azzano Cantarutti. Le parti avranno facoltà di nominare propri esperti che affianchino, nelle valutazioni, quello del giudice per le indagini preliminari.

(d.m.b.)

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