domenica, Maggio 19, 2024
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JOLANDA DI SAVOIA – E’ VISIBILE DA ALCUNI GIORNI ALL’INGRESSO DEL COMUNE DI JOLANDA IL QUADRO DI MARCO BRUCIAFERRI CON L’IMMAGINE DI DON GIANCARLO MONTONCELLO – UN PARROCO CHE HA LASCIATO UN GRANDE RICORDO NEI SUOI PARROCCHIANI

Jolanda di Savoia – Da alcuni giorni è visibile presso l’ingresso del municipio di Jolanda di Savoia il quadro con il ritratto di don Giancarlo Montoncello, parroco di Jolanda dal 1977 al 2018  e deceduto a settembre del 2019.

Il quadro è stato dipinto da Marco Bruciaferri e donato al comune e a tutti i cittadini.

“Finalmente posso presentare pubblicamente quest’opera dedicata al nostro caro parroco scomparso ormai un’anno fa – ha detto l’autore – Fin dal giorno dopo il suo funerale mi misi al lavoro per creare un quadro che lo raffigurasse, un ritratto ovviamente, il più possibile fotografico e di dimensioni generose per essere ammirato anche a distanza.

Durante la realizzazione dell’opera parlai con alcune persone le quali avevano visto don Giancarlo nei suoi ultimi momenti, quando ancora era all’ospedale, e fra le varie cose che raccontava parlava anche di un rimpianto ovvero era rammaricato di non essere stato in grado di tenere unita la sua comunità alla parrocchia e in generale; premetto che non sono d’accordo su questo – precisa Bruciaferri – altresì credo che in oltre quarant’anni di carriera nella sua parrocchia di cose belle don Giancarlo ne abbia fatte moltissime, ma in ogni caso queste sue parole mi colpirono molto tanto da determinare la volontà di dare un significato superiore al quadro.

Credo che andarsene con dei rimpianti sia una delle cose più tristi che a una persona possano succedere così ho voluto provare, in un qualche modo, ad esaudire questo suo desiderio e per farlo creai una targhetta con una frase posta alla base del ritratto.

Una frase di poche righe, molto semplice, di gratitudine nei confronti del parroco, e che ipoteticamente avrebbe potuto scrivere qualunque compaesano, come se ognuno di loro possa aver contribuito alla realizzazione di quest’opera, unendo di fatto tutti a lui, esattamente come avrebbe voluto. Il messaggio che si vuole lanciare è appunto un messaggio di unione e coesione fra tutta la comunità: in questo modo il bene che voleva alla sua comunità potrà continuare dopo di lui anche attraverso questo quadro”.

(d.m.b.)

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